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Osservatorio sulla Difesa Europea, settembre 2006

15/09/2006

15 Settembre 2006
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne UE - Medio Oriente, Darfur (Sudan), Aceh (Indonesia) e Kosovo

Il Consiglio ha discusso gli sviluppi della situazione in Medio Oriente e Darfur, e approvato decisioni relative alla provincia indonesiana di Aceh e al Kosovo. 
Il Consiglio ha confermato il proprio impegno all’attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza Onu (11 Agosto) che ha dato luogo alla missione Onu Unifil II (United Nations Interim Force in Lebanon) sotto comando francese e, da Febbraio 2007, italiano.
Il primo contingente di rafforzamento della missione è stato quello italiano, i primi 900 soldati arrivati in zona il 2 Settembre. 
In linea con la Risoluzione 1701 il Consiglio ha attivato un embargo sulla vendita di armi in Libano. Il supporto dell’Unione al governo libanese, che comprende anche aiuti umanitari e di ricostruzione per un totale di 50 milioni di euro, di cui 20 già spesi, potrebbe prevedere anche un contributo alla sicurezza alla frontiera tra Libano e Siria: la Presidenza, l’Alto Rappresentante Pesc Solana e la Commissione sono stati incaricati di produrre un rapporto in tal senso. 
Il Consiglio ha rinnovato la durata del meccanismo internazionale provvisorio per aiuti diretti al popolo palestinese: materiale per servizi sanitari, fornitura di energia e sussidi sociali. Il meccanismo ideato dalla Commissione europea, che evita che gli aiuti transitino per i canali ufficiali del nuovo governo palestinese, resterà attivo fino a fine anno (originariamente in scadenza per Ottobre 2006); parallelamente i ministri hanno rinnovato l’appello ad Israele affinché riprenda il pagamento all’Ap, tramite il meccanismo internazionale provvisorio, dei ricavati delle imposte e tasse doganali prelevate su merci palestinesi transitanti sul proprio territorio. 
Il continuo stallo della situazione in Darfur desta grande preoccupazione a causa dell’aggravamento della crisi umanitaria e di sicurezza dovuta alla violazione del cessate-il-fuoco ad opera delle parti. Il nodo è il mancato permesso del governo sudanese a trasferire il mandato della missione dell’Unione Africana (Ua) Amis all’Onu. Il Consiglio ha esortato Karthoum ad accordare tale permesso, secondo quanto previsto dalla Risoluzione 1706 (31 Agosto 2006) del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite relativa alla attuazione dell’estensione del mandato della missione Onu Unmis presente in Sudan, per un totale di circa 17.300 militari e 3.300 civili. Il Consiglio ribadisce la disponibilità dell’UE a supportare la pianificazione della transizione riconoscendo la necessità di rafforzare le capacità civili e militari di Amis. Il perdurante rifiuto delle autorità sudanesi ad una transizione all’Onu ha portato l’Ua e il Consiglio di Sicurezza ad estendere la missione Amis fino al 31 Dicembre (termine inizialmente previsto: 30 Settembre 2006), per cui il 26 Settembre il supporto civile-militare Ue alla Amis è stato esteso dal Cops fino a fine 2006. 
Il Consiglio ha adottato una decisione che aggiorna ed estende il mandato della missione UE di monitoraggio degli accordi di pace fra governo e guerriglia separatista nella provincia indonesiana di Aceh. L’“Aceh Monitoring Mission” (Amm), che l’Ue porta avanti dal Settembre 2005 in cooperazione con alcuni stati della regione, durerà fino al prossimo 15 Dicembre, periodo in cui avranno luogo le prime elezioni democratiche locali. 
I ministri hanno infine approvato l’invio in Kosovo di una squadra UE che, già da fine mese con un mandato iniziale di 6 mesi, contribuisca a valutare le condizioni per il lancio di una missione civile internazionale, in cooperazione con le istituzioni locali e con la missione Onu Minuk. E’ invece già presente in Kosovo, e vi rimarrà fino a fine anno, un’altra squadra Ue istituita lo scorso Aprile volta alla pianificazione di una eventuale e parallela missione Ue “Stato di diritto”.

20 Settembre 2006
Agenzia Europea Difesa - Codice di Condotta, Base Industriale e Tecnologica della Difesa

Il Comitato Direttivo dell’Agenzia Europea Difesa (Aed), si è riunito a livello dei Direttori Nazionali degli Armamenti. 
Sono stati valutate le prime applicazioni del Codice di Condotta sugli appalti pubblici della difesa, entrato in vigore lo scorso 1 Luglio. Dei 22 Stati partecipanti 8 (Francia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia, Portogallo e Polonia) hanno utilizzato il sistema di informativa ai partner sul lancio delle gare d’appalto nazionali del valore di almeno di un milione di euro. Per sostenere questa apertura del mercato delle acquisizioni militari ad una forma di concorrenza, il Comitato ha approvato un rafforzamento di due elementi: sicurezza degli approvvigionamenti (prodotti e servizi) - obbligo di mutua assistenza tra stati partecipanti in caso di urgenze operative - e sicurezza dello scambio di informazioni classificate relative al procurement. 
Il Comitato si è anche occupato della Base Industriale e Tecnologica della Difesa Europea, indicando alcune misure che aiutino ad identificare le tecnologie e le capacità industriali critiche da sviluppare.

Settembre 2006
Nato - Afghanistan, Iraq, Capacità

Il 6 Settembre l’Alleanza Atlantica, ha lanciato un programma di cooperazione a lungo termine a supporto della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale dell’Afghanistan, attraverso riforme nel settore della difesa. 
Il 12 Settembre il Consiglio di Sicurezza Onu ha adottato la Risoluzione 1707 che estende di un anno il mandato della missione Nato Isaf, in scadenza il 13 Ottobre. Inoltre il 28 Settembre si è raggiunto l’accordo finale per l’espansione ad est (4^ fase) della missione. Si stima che dopo l’ultima espansione il numero di uomini sotto comando Nato aumenterà dagli attuali 20.000 a circa 30.000/32.000; di questi circa di cui circa 10.000/12.000 sono americani di Enduring Freedom, missione di contrasto al terrorismo della coalizione a guida Usa, che passeranno sotto il comando dell’Alleanza Atlantica. 
Il sostegno Nato all’Iraq continua tramite il supporto all’addestramento delle forze armate locali. Dal 2004 sono stati addestrati circa 2.000 militari di cui 1.150 ufficiali, oltre circa 650 ufficiali addestrati fuori dal territorio iracheno, mentre gli stati membri hanno donato circa 100 milioni di euro in equipaggiamenti. 
Il 7 Settembre il Comandante statunitense Casey, a guida della forza internazionale in Iraq, ha firmato un accordo con il primo ministro iracheno per garantire al governo di Beghdad l’assunzione graduale del comando delle forze irachene. L’accordo prevede la creazione di uno Stato Maggiore iracheno unificato che guidi le tre componenti delle forze armate per un totale di circa 115.000 soldati. 
Si situano invece sulla linea delle capacità due azioni rese note nel mese di Settembre. 
Il 12 Settembre, 13 paesi alleati hanno firmato una lettera di intenti che avvia trattative con Boeing per l’acquisto di aerei da trasporto strategico C-17. Le operazioni di acquisto verranno gestite dalla Nato in nome dei partecipanti, in gran parte recenti membri dell’est europeo, insieme a Stati Uniti, Italia, Danimarca e Paesi Bassi. Inoltre il gruppo ha presentato un piano per creare una “NATO Strategic Airlift Capability” (SAC), un meccanismo inizialmente composto da 3/4 C-17, gestiti su base multinazionale (comando ed equipaggio). L’esigenza del trasporto strategico dovrebbe in tal modo essere in parte soddisfatta da un meccanismo che raggiungerà una capacità iniziale negli ultimi mesi del 2007, ed una piena operatività nel 2009. 
Il 13 Settembre, la Nato ha reso noto un Memorandum of Understanding (MoU) relativo al miglioramento della velocità e della efficienza nell’assistenza alle vittime di crisi umanitarie e disastri (compresi eventi NBC). L’accordo, aperto all’adesione degli Alleati, fornisce un quadro multilaterale che mira a facilitare i movimenti e i trasporti transfrontalieri nei territori degli Stati firmatari in caso di necessità.

Settembre 2006
Ue, Onu - Contrasto al Terrorismo Internazionale

Continua l’impegno dell’Unione Europea nel contrasto al terrorismo: il 4 Settembre la Commissione ha adottato un Libro Verde sulle tecnologie di rilevamento per esplosivi e tecniche associate, che sollecita lo sviluppo di partnership pubblico-private. 
Il 27 Settembre il Comitato di regolamentazione della sicurezza aerea ha consegnato al Commissario Ue ai Trasporti Barrot il parere relativo a misure da adottare a seguito degli sventati attentati di questa estate su voli dal Regno Unito verso gli Usa. Le conclusioni, saranno esaminate in vista di una loro applicazione a livello Ue. 
Infine in ambito Onu, dopo un anno di negoziati, l’8 Settembre l’Assemblea Generale ha adottato una strategia globale per il contrasto al terrorismo, che prevede misure pratiche da attuare a livello locale, nazionale ed internazionale.