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Osservatorio sulla Difesa Europea, marzo 2012

10/04/2012

PRIMO PIANO : 23 MARZO
IL CONSIGLIO ATTIVA L’EU OPERATIONS CENTRE NEL CORNO D’AFRICA

Il Consiglio dell’Unione Europea ha attivato l’EU Operations Centre a sostegno delle missioni PSDC nel Corno d’Africa, il primo centro del genere realizzato nella storia della PSDC. L’ Operations Centre ha il compito di coordinare tre missioni PSDC nella regione: EU NAVFOR Atalanta a contrasto della pirateria nel Golfo di Aden; EUTM Somalia per l’addestramento delle forze di sicurezza somale; e la missione civile con il compito di rafforzare le capacità marittime delle forze di sicurezza degli stati della regione (Regional Maritime Capacity Building - RMCB), missione di cui è iniziata la pianificazione operativa. L’Operations Centre si inserisce nelle catene di comando delle missioni esistenti favorendo l’interazione tra queste e con le autorità UE a Bruxelles. L’Operations Centre rimarrà attivo per un periodo di due anni, sotto il comando del Capitano Ad van der Linde (Olanda), e ogni sei mesi ne verranno riesaminate attività e finanziamento. La missione EU NAVFOR Atalanta è stata rinnovata fino a dicembre 2014 con un budget di 14,9 milioni di euro, e la sua area di operazioni è stata ampliata includendo anche le regioni costiere della Somalia al fine di facilitare la cooperazione con il Governo Federale Transitorio e le altre entità somale nella lotta alla pirateria.

16 MARZO
SIGLATO ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA EDA E SVIZZERA

L’Agenzia Europea per la Difesa (EDA) e la Confederazione Svizzera hanno siglato un accordo di cooperazione (Framework for Cooperation), già approvato dal Consiglio dell’UE nel novembre 2011. Tale accordo permetterà alla Svizzera di partecipare ai progetti e programmi dell’EDA. Le due aree di cooperazione su cui si concentra l’accordo sono ricerca&tecnologia e armamenti. La cooperazione potrà riguardare la sicurezza cibernetica, i velivoli a pilotaggio remoto, l’acquisizione delle informazioni, la protezione contro Improvised Explosive Devices (IED).

23 MARZO
IL CONSIGLIO RAFFORZA LE SANZIONI NEI CONFRONTI DI IRAN, BIELORUSSIA E SIRIA

Il Consiglio ha rafforzato le misure restrittive in conseguenza della perpetuata violazione dei diritti umani da parte dell’Iran, e le ha estese fino ad Aprile 2013. Diciassette persone sono state aggiunte alla lista di coloro colpiti da congelamento dei beni e divieto di ingresso nell’UE. In aggiunta, è bandita l’esportazione in Iran di software e materiale che possano essere utilizzati per intercettazioni telefoniche o su internet da parte delle autorità iraniane. Il Consiglio ha inoltre inasprito le misure restrittive nei confronti della Bielorussia, aggiungendo 12 persone alla lista di coloro colpiti da congelamento dei beni e divieto di ingresso nell’UE, e congelando i beni di ulteriori 29 soggetti bielorussi. Simili misure sono state adottare nei confronti della Siria, con l’imposizione del divieto di ingresso nell’UE per 12 persone legate al regime e il congelamento dei beni nell’Unione per 14 tra cittadini e soggetti siriani.

23 MARZO
IL CONSIGLIO APPROVA IL CRISIS MANAGEMENT CONCEPT PER IL SAHEL

Nel quadro della Strategia Europea per la Sicurezza e lo Sviluppo del Sahel presentata un anno fa e alla luce dei recenti sviluppi, il Consiglio adotta il Crisis Management Concept per una missione civile PSDC di Consulenza, Assistenza e Addestramento nel Sahel, focalizzata in Niger. Lo scopo è quello di aiutare le forze di polizia e di sicurezza a rafforzare il loro livello di interoperabilità e le loro capacità di law enforcement nella lotta al terrorismo e al crimine organizzato, nel rispetto dello Stato di diritto e dei diritti umani. Il Consiglio sollecita l’adozione di una pianificazione operativa.