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Osservatorio sulla Difesa Europea, marzo 2011

10/03/2011

PRIMO PIANO : 22-31 marzo 2011
LA NATO INTERVIENE MILITARMENTE IN LIBIA

In seguito alla risoluzione Onu 1973/2011 del 17 marzo, una coalizione di governi europei e nord americani ha avviato in Libia operazioni militari volte a proteggere la popolazione civile dall’uso della forza da parte delle forze armate libiche, principalmente tramite l’imposizione di una la no-fly zone sul territorio del paese africano e l’attuazione dell’embargo alla fornitura di armi. 
Il 22 marzo, la Nato ha assunto il comando dell’attuazione dell’embargo navale alla fornitura di armi, materiali d’armamento e mercenari alla Libia. La flotta Nato, comprendente anche sottomarini ed aerei, è autorizzata a fermare e perquisire le navi in transito nel Mediterraneo, ma non è autorizzata ad entrare nelle acque territoriali libiche. Il comando dell’operazione è affidato all’Ammiraglio Rinaldo Veri ed è gestito dal Quartier Generale di Napoli.
Il 24 marzo, la Nato è stata incaricata di attuare la no-fly zone che comporta il divieto di volo nello spazio aereo libico per tutti gli aerei, appartenenti a qualsiasi delle parti in conflitto, con l’eccezione dei velivoli utilizzati per aiuti umanitari. 
Il 31 marzo, la Nato ha assunto il comando di tutte le operazioni militari volte ad attuare la risoluzione Onu 1973/2011, organizzate nella missione “Operation Unified Protector”. Tali operazioni includono: l’attuazione dell’embargo navale; l’imposizione della no-fly zone; azioni militari aventi lo scopo di proteggere i civili libici e le aree da essi popolate da attacchi e da minacce di attacco. Riguardo a queste ultime operazioni, una volta identificate le forze che presentano una minaccia contro i civili libici la Nato opera per colpirle a terra o in volo. Nella prima settimana di operazioni, la Nato ha condotto 1.000 sortite aere, di cui 400 di attacco. Non è previsto che la Nato invii truppe di terra in Libia, in accordo con il divieto espresso dalla risoluzione Onu 1973/2911.

21-24 marzo 2011
L'UE ESTENDE LE SANZIONI A LIBIA E BIELORUSSIA E DECIDE IL CONGELAMENTO DI FONDI EGIZIANI

Il 24 marzo il Consiglio dell’Ue, in seguito alla risoluzione Onu 1973/2011, ha ampliato le misure restrittive contro i responsabili dell’uso della forza e della violenza verso la popolazione civile libica. Il Consiglio ha vietato il transito sullo spazio aereo europeo di ogni veicolo sospettato di trasportare materiali proibiti in Libia, ha imposto il divieto di ingresso nell’Ue ad altri undici cittadini libici, e ha esteso il congelamento degli assets finanziari alle entità indicate dalla risoluzione Onu 1973/2011 come complici di abusi dei diritti umani che violano il diritto internazionale, inclusa la National Oil Corporation. Il Consiglio ha inoltre adottato un regolamento per attuare il congelamento degli assets. 
In precedenza, il Consiglio Affari Esteri dell’Ue ha deciso il congelamento di fondi e beni controllati da diciannove persone responsabili di appropriazione indebita di assets statali egiziani, incluso l’ex presidente Hosni Mubarak. Il Consiglio ha inoltre aggiunto diciannove funzionari bielorussi alla lista di persone oggetto di misure restrittive decise nell’ottobre 2010 alla luce della grave situazione nel paese.

25 marzo 2011
FRONTEX AMPLIA LE OPERAZIONI A LAMPEDUSA

L’Agenzia europea per il controllo delle frontiere Frontex ha esteso fino ad agosto 2011 la “Operazione Congiunta Hermes 2011”, iniziata a febbraio con l’invio a Lampedusa di trenta funzionari per contribuire all’identificazione delle migliaia di immigrati sbarcati nell’isola e al rimpatrio di coloro che non hanno i requisiti per chiedere l’asilo. Due aerei con funzioni di sorveglianza si sono aggiunti ai mezzi della piccola missione Ue operante a Lampedusa, ma nessuna decisione è stata presa sull’attivazione di un fondo di emergenza per contribuire alle spese sostenute dal governo italiano per far fronte all’ondata migratoria.

28-31 marzo 2011
NUOVE NOMINE AI VERTICI DEL SEAE

L’Alto Rappresentante Catherine Ashton ha compiuto una serie di nomine di alti funzionari, tra le quali l’italiana Mariangela Zappia a Capo della Delegazione dell’UE alle organizzazioni delle Nazioni Unite basate a Ginevra.