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Osservatorio sulla Difesa Europea, marzo 2000

15/03/2000

1 marzo 2000
Costituzione Organismi Provvisori Pesd: COPS

Il Comitato politico e di sicurezza (Cops), il Comitato Militare e il gruppo degli esperti militari divengono ufficialmente operativi presso il Consiglio dell’Ue; il Cops si è riunito per la prima volta, gli altri organismi lo faranno nei prossimi giorni. Presiede il Cops il paese che detiene la presidenza di turno dell’Ue (attualmente il Portogallo), come è nella prassi degli altri Comitati dell’Unione.

Le decisioni assunte al Consiglio Affari Generali del 14 febbraio trovano il loro primo riscontro; la riunione costitutiva del Cops, cui seguirà il primo incontro operativo il 3 marzo, inaugura la struttura di transizione cui è demandato lo sviluppo della Pesd.
L’attribuzione della Presidenza del Cops, la struttura di vertice responsabile dell’indirizzo politico-militare della Pesc, alla presidenza di turno dell’Ue, non garantisce quell’auspicabile continuità che avrebbe avuto se questa fosse stata attribuita all’Alto Commissario (Solana). Si presume che la struttura permanente tenga conto di questa esigenza di continuità. Lo stesso Solana auspica che la prossima Conferenza Intergovernativa di Parigi inserisca nel Trattato una modifica in questo senso.

21 marzo 2000
Riunione CONSIGLIO AFFARI GENERALI: obiettivi PESD

Il Consiglio Affari Generali, alla presenza dei Ministri della Difesa, ha discusso e approvato alcuni testi e conclusioni elaborati durante l’incontro dei Ministri dello scorso 28 febbraio.
Il Consiglio ha approvato una relazione preliminare per il prossimo Vertice di Lisbona e il calendario per lo sviluppo degli headline goals in vista della Conferenza di fine anno, nonché un documento relativo alle procedure degli organismi militari.

Il Consiglio, assumendo decisioni in linea con i precedenti lavori preparatori, ha fatto propri gli accordi informali intrapresi a fine febbraio, cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
Le scadenze previste sono finora state rispettate, in quanto tutte le strutture provvisorie sono già operative, e la procedura decisionale che vede il Consiglio Ue adottare i suggerimenti delle riunioni informali a livello dei rappresentanti dei governi nazionali sembra efficace.
I documenti approvati saranno a fondamento delle future discussioni all’interno del Consiglio e delle riunioni dei Ministri della Difesa e indirizzano il lavoro degli organismi provvisori, indicandone le finalità e i criteri operativi.

21 marzo 2000
Riunione ASSEMBLEA UEO: Dimensione Parlamentare della PESD

L’Assemblea dell’Ueo, riunitasi in Lisbona, ha analizzato alcune proposte circa lo sviluppo della partecipazione parlamentare al processo di definizione della Pesd.
L’Assemblea ha raccomandato ai governi dei paesi membri dell’Ueo la sua trasformazione in una "Assemblea europea della sicurezza e della difesa", con la partecipazione dei 15 paesi dell’Ue, dei membri della Nato non appartenenti all’Ue e dei candidati all’allargamento.
E’ stata richiesto anche l’inserimento nel futuro Trattato Ue modificato di un protocollo che ne garantisca le basi legali.

L’iniziativa dei parlamentari dell’Ueo indica le probabili linee dello sviluppo istituzionale della dimensione parlamentare della Pesd, in vista dell’incorporazione dell’Ueo nell’Ue.
Si profila l’allargamento e la trasformazione dell’Assemblea attuale, garantendo così la partecipazione ad un più ampio numero di attori interessati all’iniziativa europea in materia di sicurezza, in particolare i paesi Nato non partecipanti all’Ue (Islanda, Norvegia, Turchia, Usa, Canada, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria), ma anche i futuri membri dell’Ue.
Il futuro organismo parlamentare dovrebbe svolgere una funzione di controllo simile a quella attuale, e dialogare con le strutture (per ora provvisorie) della Pesc (Cops in particolare).
In tal caso, il Parlamento Europeo (Pe) non sarà quindi chiamato ad assumere ulteriori competenze: il suo ruolo potrebbe limitarsi alla cooperazione con la futura Assemblea e alle iniziative che richiedano impegni economici che ricadono sotto la sua autorità.