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Osservatorio sulla Difesa Europea, maggio 2009

15/05/2009

5 maggio 2009
Nominato il nuovo direttore generale dello stato maggiore europeo

I capi di stato maggiore dei 27 paesi europei si sono riuniti sotto la presidenza del capo di stato maggiore europeo Henri Bentégeat. I capi hanno eletto il generale Ton Van Osch (Paesi bassi) prossimo direttore generale dello stato maggiore. Van Osch sostituirà l'attuale direttore generale David Leakey (Gran Bretagna) nella primavera 2010.
I capi hanno inoltre esaminato l'andamento delle missioni militari europee attualmente in corso, soffermandosi in modo particolare sull'operazione navale anti-pirateria Atalanta nel golfo di Aden e sull'avvicendamento tra la missione europea EUFOR Ciad/Rca e la missione Onu MINURCAT. Il comandante dell'operazione Althea in Bosnia Erzegovina, il britannico John McColl, ha inoltre dato la propria valutazione della situazione in Bosnia e sulla possibile evoluzione della missione (vedi sotto).
Infine, il direttore esecutivo dell'Agenzia europea per la difesa Alexander Weis ha illustrato ai capi di stato maggiore le iniziative di sviluppo delle capacità svolte nell'ambito del Piano di sviluppo delle capacità dell'agenzia.

6 e 7 maggio 2009
Sessione di primavera del Comitato militare Nato

I capi di stato maggiore di più di 40 paesi hanno partecipato a varie sessioni di dibattito. Ai lavori hanno partecipato anche il capo di stato maggiore europeo Henri Bentégeat ed il suo omologo afgano, generale Mohammadi, nonché il viceministro afgano per gli interni e la sicurezza generale Mangal.
Le operazioni Nato e la revisione della Forza di reazione Nato sono stati al centro delle discussioni. Per quanto riguarda l'Afghanistan, è stato notato un maggior coordinamento tra la missione Nato ISAF e la missione civile europea EUPOL di addestramento e miglioramento dello stato di diritto. E' stata anche sottolineata la maggiore indipendenza e capacità delle forze di sicurezza afgane, responsabili ormai della sicurezza di Kabul e in grado di partecipare a circa l'80% delle operazioni ISAF, guidandone circa la metà.
Il comandante supremo alleato per l'Europa, generale John Craddock, ha aggiornato il comitato sui progressi nella revisione e modernizzazione della Forza di reazione Nato, unità rapidamente schierabile, in grado di intervenire sia per operazioni di difesa collettiva che di risposta alle crisi anche al di fuori del perimetro dell'alleanza. Le varie opzioni per rivedere il funzionamento della forza saranno discusse all'incontro dei ministri della difesa previsto per giugno.
I capi di stato maggiore hanno anche discusso la pianificazione di un intervento di lungo periodo della Nato in Somalia in funzione anti-pirateria. Esaminata anche la missione KFOR in Kosovo, in merito alla quale i capi presenteranno un rapporto che costituirà una base di discussione al prossimo vertice dei ministri della difesa.

12 maggio 2009
Ricambio ai vertici militari Nato in Europa e Afghanistan

Il Comitato per la pianificazione Nato ha accolto la richiesta del Presidente americano Obama di rilevare dal comando l'attuale comandante supremo Nato per l'Europea, generale John Craddock, e di nominare al suo posto l'ammiraglio James Stavridis. L'ammiraglio ha servito finora come comandante del Comando sud degli Stati Uniti, responsabile per la pianificazione, le operazioni e la cooperazione di sicurezza nel sud America, America centrale e Caraibi.
Lo stesso giorno è stata confermata la notizia della sostituzione del generale David McKiernan, comandante delle truppe Usa e Nato in Afghanistan, con il generale Stan McChrystal. McKiernan aveva assunto la carica meno di un anno fa.

18 e 19 maggio 2009
Scarse novità dal Consiglio "jumbo" dei ministri degli esteri, della difesa e della cooperazione internazionale

A metà giugno si è svolto il Consiglio europeo "jumbo" che, oltre alle consuete tematiche degli affari generali e relazioni esterne, include anche la difesa e la cooperazione allo sviluppo. I ministri competenti si sono riuniti sia separatamente che in sessione completa. Non sono però emerse novità significative.
I ministri della difesa hanno raggiunto un accordo di principio sulla necessità di estendere il mandato della missione Atalanta oltre dicembre 2009. E' stata anche discussa la possibilità di estendere la missione anche geograficamente, per rispondere alla richiesta del governo delle isole Seychelles. La decisione verrà presa in base a diversi fattori (risorse disponibili, conclusione di un accordo con le Seychelles sulle regole di ingaggio, livello di cooperazione con i paesi della regione). Diversi paesi hanno già annunciato la propria disponibilità: Grecia, Cipro e Belgio hanno messo a disposizione alcune unità, mentre Slovenia e Polonia contribuiranno con proprio personale al quartier generale della missione a Northwood (Regno Unito).
La missione Atalanta è stata lanciata nel dicembre 2008. Un totale di 13 navi di 6 paesi europei (Spagna, Germania, Francia, Grecia, Svezia, Italia) hanno scortato 28 navi cargo in servizio per il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, più 142 navi commerciali in transito nel corridoio protetto da Atalanta nel golfo di Aden. Le navi europee hanno inoltre assicurato il transito di trasporti destinati al mantenimento della missione dell'Unione Africana in Somalia AMISOM.
I ministri hanno anche adottato un nuovo concetto di operazioni per l'operazione militare Althea in Bosnia Erzegovina. Althea potrebbe, in un futuro non definito, essere trasformata in una missione di addestramento non esecutiva (cioè il personale non potrà essere coinvolto in alcuna azione a supporto delle forze locali). Attualmente, i militari di Althea sostengono l'azione del Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia e sono inoltre impegnati in attività di controllo di vario tipo. L'operazione, composta attualmente da 2200 uomini, sarebbe anche notevolmente ridotta in termini di organico.
L'adozione del nuovo concetto, però, non significa che una decisione in merito al futuro di Althea sia già stata presa: la scelta sarà fatta in base a considerazioni politiche e agli sviluppi della situazione in Bosnia. Alcuni paesi, tra i quali la Gran Bretagna, considerano prematura una riduzione di organico. Secondo fonti diplomatiche anche il Rappresentante dell'Ue in Bosnia Valentin Inzko sarebbe contrario al ridimensionamento dell'operazione.
Per quanto riguarda le capacità, il Consiglio ha riscontrato i progressi ottenuti nella costituzione della forza (in particolare risorse umane, finanziarie e fornitura di attrezzature) per le missioni civili Pesd, ed ha ribadito la necessità di rafforzarle ulteriormente. Riguardo le capacità militari, il Consiglio ha preso atto del catalogo delle forze 2009 che comprende i contributi riveduti degli stati membri. I ministri hanno inoltre valutato positivamente il lavoro di cooperazione del Comitato militare e dell'Agenzia europea di difesa sulle prime dodici azioni prioritarie del piano di sviluppo delle capacità. Anche la capacità europea di pianificazione è stata giudicata in miglioramento.
Il Consiglio riunito a livello di ministri degli esteri ha deciso la proroga di 6 mesi dell'operazione EU SSR Guinea Bissau, missione a sostegno della riforma del settore della sicurezza in Guinea. La missione si concluderà quindi a fine novembre 2009. Il consiglio si è dichiarato soddisfatto dell'estensione del mandato dell'operazione civile in Iraq EUJUST LEX a giugno 2010 (come deciso dal Comitato politico e di sicurezza a fine marzo 2009), nonché della preparazione delle prime attività pilota da svolgere in territorio iracheno.
Infine, i ministri della difesa hanno ascoltato il rapporto del direttore esecutivo dell'Agenzia europea per la difesa, Alexander Weis, sui programmi e le iniziative portate avanti dall'agenzia nell'area di capacità militari, ricerca e sviluppo, armamenti, industria e mercato. Il rapporto ha sottolineato i progressi fatti in diverse aree prioritarie come la disponibilità di elicotteri e trasporti aerei (in particolare con il progetto per la costituzione di una flotta europea di trasporto aereo strategico), logistica, e nella sorveglianza spaziale e sicurezza marittima. Weis ha inoltre evidenziato gli sforzi dell'agenzia per migliorare la cooperazione con la Commissione europea e la Nato, e per formalizzare un rapporto di cooperazione continuativa con l'Organisme Conjointe de Coopération en matière d'ARmement (OCCAR).

29 maggio 2009
Approvato il quadro giuridico e finanziario per la fase iniziale di GMES/Kopernicus

I ministri responsabili per le attività spaziali e rappresentanti dell'Agenzia spaziale europea si sono riuniti a fine mese per il sesto Consiglio spazio. I ministri hanno auspicato un'azione più decisa per rafforzare i meccanismi di sostegno all'innovazione, ed in particolare a quelli tendenti a rafforzare la cooperazione tra il settore spaziale e gli altri ambiti di ricerca. Il Consiglio ha voluto sottolineare, in tempi di crisi economica, il contributo del settore spazio allo sviluppo europeo.
I ministri hanno inoltre approvato la proposta di regolamento della Commissione europea che stabilisce il quadro giuridico e le modalità di finanziamento della fase operativa iniziale di GMES/Kopernicus, programma di raccolta dallo spazio di informazioni sull'ambiente e la sicurezza.