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Osservatorio sulla Difesa europea, maggio 2008

15/05/2008

26-27 Maggio 2008
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne, Ministri della Difesa Ue - Missioni Pesd

I ministri hanno passato in rivista le missioni Pesd adottando alcune decisioni.
Il Consiglio ha ribadito che l'operazione militare in Bosnia-Erzegovina (Eufor Althea), nella forma riconfigurata nel 2007 (circa 2500 uomini sul campo sostenuti da una forza di riserva) resterà attiva per tutto il tempo necessario ad una stabilizzazione ancora da consolidare in maniera definitiva.
I ministri hanno deciso di raddoppiare il numero di esperti e poliziotti inizialmente previsti per la missione Eupol-Afghanistan (circa 200, con piena capacità operativa prevista per giugno 2008, ad un anno dal lancio).
Il Consiglio ha preso atto del dispiegamento in corso della missione UE sullo Stato di diritto in Kosovo (Eulex Kosovo) che risente di alcuni ritardi dovuti a ragioni tecniche e politiche provocando lo slittamento del suo inizio oltre la data inizialmente prevista (per metà Giugno 2008).
Per quanto riguarda l'operazione militare Eufor Tchad/Rca è stata confermata una piena capacità operativa per fine giugno 2008: il dispiegamento continua secondo i piani ed anche una maggiore disponibilità di trasporti strategici sembra essere soddisfatta da trattative in corso con la Russia e l'Ucraina.
I ministri hanno deciso di estendere la missione Eupol Copps a sostegno della polizia palestinese nel settore della giustizia penale, segnatamente negli ambiti giudiziario e penitenziario. Resta invece sospesa, ma con potenziale capacità operativa, la missione Eubam Rafah alla frontiera tra Gaza ed Egitto: i ministri hanno ribadito l'impegno al ridispiegamento non appena le condizioni di sicurezza saranno adeguate e ne hanno prorogato il mandato fino al 24 Novembre 2008.
I ministri hanno preso atto dell'invio di un gruppo di lavoro volto al prossimo lancio (Giugno 2008) di una missione di consulenza nel settore della sicurezza (militari, polizia, magistratura): EU SSR Guinea Bissau.

 Missioni PESD in corso (pdf, 60 Kb), a cura di Lorenzo Kihlgren, tirocinante, IAI

26-27 Maggio 2008
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne, Ministri della Difesa Ue - Rapporto semestrale sugli sviluppi della Pesd e Capacità, Agenzia Europea per la Difesa

Il Consiglio ha approvato il rapporto semestrale sugli sviluppi della Pesd.
I ministri hanno accolto con favore gli avanzamenti compiuti per quanto riguarda le capacità, sia civili - di importanza crescente nella gestione delle crisi e nella sinergia con quelle militari per le pianificazioni future - che militari.
Per queste ultime i seguenti settori restano non sufficientemente coperti dai progressi qualitativi che pure si registrano: protezione delle forze, schierabilità e superiorità nelle informazioni.
I battlegroups sono stati al centro di discussioni tese a revisionarne i principi che ne reggono l'attuale formazione, finanziamento e soprattutto impiego. Questi verranno forniti di elementi di supporto aereo e navale entro fine 2008, mentre il calendario di disponibilità degli stessi resta coperto dagli stati membri fino al primo semestre 2010. E' inoltre prevista la distribuzione agli stati di una guida non vincolante (che verrà sottoposta al Cops nel Luglio 2008) per la diffusione di linee guida per l'addestramento.
Associata allo sviluppo delle capacità si impone l'Agenzia Europea per la Difesa, della quale il Consiglio ha apprezzato i risultati in termini di strategie a lungo termine e di progetti. A tale proposito, a margine del Consiglio, il Comitato direttivo dell'Agenzia, riunito nella formazione dei Ministri della difesa, ha raggiunto un consenso politico per incrementare la messa a disposizione di capacità elicotteristiche per le missioni Pesd ed approvato il lancio di un secondo programma di investimento comune in ricerca e sviluppo nel settore della difesa, incentrato su concetti innovativi e tecnologie emergenti. Al relativo finanziamento di 15,5 milioni di euro partecipano 11 paesi.

Maggio 2008
UE - Controllo degli armamenti e Mercato europeo della difesa

Il 14 Maggio il Servizio giuridico del Consiglio ha rigettato le questioni volte a contestare la base giuridica della proposta di direttiva sulla semplificazione dei trasferimenti intra-comunitari relativi ai prodotti di difesa, sollevate dalla Francia in occasione dell'avvio dell'esame del testo intrapreso dal Consiglio il 14 Aprile 2008.
La direttiva si inserisce nel "Pacchetto Difesa" presentato dalla Commissione nel Dicembre 2007 e volto ad incrementare la competitività del settore industriale della difesa limitando i casi di applicabilità dell'art.296 del Trattato Ce - che permette l'esenzione dalle regole del mercato comune per interessi essenziali alla sicurezza nazionale - fornendo un regime alternativo che tenga conto delle specificità del comparto.
Il 26 Maggio la Norvegia ha aderito al Codice di Condotta dell'Agenzia Europea per la Difesa sugli appalti pubblici della difesa che, volontario e non giuridicamente vincolante, contribuisce ad aprire ad una forma di concorrenza il mercato europeo delle acquisizioni militari. In vigore dal Luglio 2006, esso copre quella parte di contratti che, per il loro valore strategico, ricadono nell'eccezione dell'art.296 stabilendo un'informativa sistematica ai partner - tramite il portale dell'Agenzia - sul lancio delle gare d'appalto nazionali del valore di almeno 1 milione di euro.
Ancora nel senso di una limitazione dei casi di applicabilità dell'art. 296 può essere letta una sentenza della Corte di Giustizia UE del 20 Maggio che attribuisce alla competenza esclusiva della Commissione Europea lo stabilimento di misure comuni per contrastare la proliferazione di armi di piccolo calibro.
Anche il Consiglio Ecofin del 29 e 30 Maggio ha sottolineato il bisogno di competitività per il mercato della difesa, competitività che deve tener conto delle specificità del settore e favorire la cooperazione tra stati.
Infine il 14 e 15 Maggio, alla presenza di oltre 300 rappresentanti dei governi e delle industrie, è stata ufficialmente lanciata la European Organisation for Security (Eos) creata nel Luglio 2007 che racchiude 26 dei maggiori gruppi industriali coinvolti nel mercato della sicurezza. EOS è volta a favorire una maggiore integrazione del mercato tramite l'adozione di concrete misure per ridurne la frammentarietà.

Maggio 2008
Nato - Afghanistan, Capacità

L'Afghanistan si conferma al centro degli sforzi prioritari dell'Alleanza, anche nel corso della riunione del Comitato Militare del 14 Maggio che, tra gli altri argomenti in agenda, ha valutato la situazione globale della missione Isaf riunendone per la prima volta tutti i contributori anche non Nato (40 paesi per circa 50.000 uomini, mentre è da confermare l'invio di 7.000 marines statunitensi nel 2009). Intanto il Segretario Generale de Hoop Scheffer ha nominato il 7 Maggio l'ambasciatore italiano Fernando Gentilini al posto di Nato senior civilian representative in Afghanistan, mentre lo stesso giorno è stato firmato un memorandum di cooperazione per rafforzare la sicurezza e l'efficienza dei due maggiori depositi nazionali di armi in Afghanistan. Il progetto avrà durata di due anni, disporrà di oltre 6 milioni di euro e sarà guidato da Belgio, Canada e Lussemburgo.
Riguardo le capacità è da segnalare che il 14 Maggio, a latere dell'incontro del Comitato militare Nato, è stato ufficialmente firmato un memorandum d'intesa per l'apertura in Estonia di un "Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence" volto allo studio e alla diffusione di ricerche e addestramenti relativi alla cyber warfare. Gli stati firmatari - attualmente Germania, Spagna, Estonia, Italia, Lituania, Lettonia e Slovacchia - forniscono uno staff di 30 persone.
Infine il 28 Maggio si sono celebrati i 10 anni di attività dello Euro-Atlantic Disaster Response Coordination Centre (EACRCC) della Nato che ha finora portato a termine 40 operazioni di intervento in caso di disastri naturali o provocati dall'uomo, rappresentando un esempio vincente di cooperazione tra paesi Nato e non Nato e di valorizzazione delle capacità civili di alcuni stati meno presenti sul lato militare.

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