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Osservatorio sulla Difesa Europea, luglio-agosto 2009

15/07/2009

1 luglio 2009
LE PRIORITA' DELLA PRESIDENZA SVEDESE DELL'UE

Il governo di Stoccolma ha pubblicato il programma di lavoro della presidenza svedese dell'Ue, che a partire da luglio coprirà la seconda metà del 2009. Gli obbiettivi principali indicati dal programma sono il superamento della crisi economica e la lotta al cambiamento climatico. La difesa non sembra essere tra le priorità della nuova presidenza.
Il governo svedese intende comunque continuare a lavorare per rafforzare il ruolo dell'Ue nel mondo, nonché le capacità europee di intervenire in occasione di crisi internazionali. Obbiettivo specifico è rafforzare le capacità europee di crisis management sia nella componente civile che militare. Nel primo meeting informale degli "EU Defence Policy Directors" si è discusso della potenziale armonizzazione dei piani di sviluppo delle capacità civili e militari, che sono attualmente separati.È stata ventilata l'ipotesi di creare delle linee guida che sviluppino sinergie tra i due processi, evitando duplicazioni e consentendo un uso più efficiente delle risorse.
Sempre riguardo al crisis management, Stoccolma promuoverà un dibattito sull'utilizzo dei gruppi tattici europei (battlegroups), le forze di reazione rapida che, pienamente operative dal gennaio 2007, non sono mai state schierate. I gruppi tattici sono formazioni di dimensioni limitate (1500-3 mila unità) pensati per intervenire rapidamente in occasione di crisi.
Il programma della presidenza svedese sottolinea anche l'importanza dello sviluppo della cooperazione in materia di armamenti, nonché di un mercato europeo della difesa efficiente. La presidenza intende focalizzare la sua azione sulla promozione di maggiore trasparenza negli appalti pubblici e sull'armonizzazione delle normative nazionali relativi al procurement per la difesa.

1 luglio 2009
ENTRA IN VIGORE IL CODICE DI CONDOTTA EDA SUGLI OFFSET

Il codice di condotta sugli offset è entrato in vigore negli stati membri Ue (tranne Danimarca e Romania) ed in Norvegia. Il Codice intende mitigare le distorsioni di mercato prodotte dal ricorso agli offset, pur senza vietarlo completamente. Una completa eliminazione degli offset resta un obbiettivo di lungo periodo ma l'Eda è consapevole che non è raggiungibile in tempi brevi.
Per "offset" si intendono investimenti aggiuntivi effettuati da una azienda nello stato acquirente di prodotti dell'azienda stessa. Tali investimenti sono normalmente parte degli accordi di vendita di prodotti ed equipaggiamenti di difesa, ma sono naturalmente vietati in qualsiasi altro ambito commerciale in quanto producono distorsioni anche notevoli del mercato.
Il codice Eda, che non è giuridicamente vincolante, prevede diverse iniziative per limitare il ricorso agli offset. Innanzitutto stabilisce che gli offset non possano superare il valore dei beni di difesa acquisiti (sono spesso molto superiori). Prescrive poi che gli investimenti effettuati come offset vengano utilizzati per sviluppare la base industriale della difesa europea (gli stati hanno tempo fino all'ottobre 2010 per modificare la propria legislazione).
Il codice promuove inoltre una maggiore trasparenza nell'utilizzo di offset. E' già stato creata una pagina all'interno del sito Eda con tutte le informazioni sulla legislazione relativa agli offset di tutti gli stati partecipanti. E' previsto infine un sistema di monitoraggio che assicurerà trasparenza e rispetto del codice di condotta.

6 luglio 2009
SI APRE IL DIBATTITO SUL NUOVO CONCETTO STRATEGICO DELLA NATO

Il segretario generale della Nato Jaap De Hoop Scheffer ha ufficialmente aperto il dibattito pubblico sul nuovo concetto strategico dell'alleanza con una conferenza di alto livello tenuta a Bruxelles. All'incontro hanno partecipato anche il segretario entrante, il danese Anders Fogh Rasmussen (che ha assunto la carica il 1 agosto), l'ex segretario di stato Usa Madeleine Albright, il direttore dell'Agenzia Onu per il nucleare Mohammed El Baradei, ed altri.
L'attuale concetto strategico della Nato è stato elaborato nel 1991 e modificato nel 1999. Gli alleati concordano sulla necessità di attualizzare il documento, ma non esiste un consenso sulla estensione delle revisioni: mentre alcuni stati membri vorrebbero elaborare un documento interamente nuovo (tra i quali, pare, gli Usa), altri sarebbero favorevoli ad una semplice revisione dell'attuale concetto strategico.

22 luglio 2009
CONSIGLIO NATO-RUSSIA

Ambasciatori dei paesi Nato e della Russia si sono incontrati nella prima sessione del Consiglio Nato-Russia dal conflitto russo-georgiano dell'agosto 2008. Il Consiglio Nato-Russia costituisce il principale foro di dialogo e cooperazione politica tra l'alleanza e Mosca: gli incontri in seno al Consiglio erano però stati congelati dopo il conflitto.
L'incontro è stato focalizzato sulle possibilità di cooperazione ma anche sulle differenze tra Russia e paesi alleati. Non sono state assunte decisioni. Il vice segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, Vladimir Pavlovich Nazarov, ha illustrato al Consiglio Nato-Russia la nuova strategia di sicurezza russa, approvata il 12 maggio. Nazarov ha anche confermato la disponibilità di Mosca a partecipare ad operazioni navali a guida Nato, come quella al largo della Somalia o Active Endeavour nel Mediterraneo.

24 luglio 2009
ACCORDO TRA ESA ED EUMETSAT PER UTILIZZO GMES

L'agenzia spaziale europea (Esa) e l'Organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici (Eumetsat) hanno firmato un accordo quadro per la cooperazione sul programma di monitoraggio mondiale per l'ambiente e la sicurezza (Gmes). L'accordo definisce ruoli e responsabilità nella gestione dei satelliti Sentinella progettati per Gmes (Sentinella 3,4 e 5).

27 luglio 2009
MAGGIORE IMPEGNO UE NEL CORNO D'AFRICA. ESTESO IL MANDATO DI EUMM GEORGIA

Il Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne (Cagre) del 27 luglio ha approvato la proposta dell'Alto rappresentante Solana per un maggiore impegno europeo nel corno d'Africa. Oltre ad aumentare i contributi europei alle istituzioni somale ed alla missione di pace dell'Unione Africana AMISOM, la Ue studierà alcune iniziative di rafforzamento delle istituzioni somale. Una delle possibilità, a quanto pare concreta, è l'invio di una missione civile Pesd per l'addestramento della guardia costiera. La missione potrebbe essere basata in diversi stati della regione (Yemen, Djibouti, Somalia e Kenya) e si occuperebbe della creazione, addestramento ed equipaggiamento delle guardie costiere degli stati regionali.
Lo stesso Cagre ha esteso di 1 anno il mandato della missione di monitoraggio europea in Georgia (EUMM Georgia). La missione si concluderà ora il 14 dicembre 2010. Il Consiglio ha anche voluto riaffermare il proprio sostegno all'indipendenza ed integrità territoriale della Georgia.

3 agosto 2009
RASMUSSEN PRESENTA LE SUE PRIORITA'

Il nuovo segretario della Nato Anders Fogh Rasmussen ha presentato le priorità del suo mandato in una conferenza stampa inaugurale.
La situazione in Afghanistan resta al primo posto. Se la Nato intende raggiungere il suo potenziale come pilastro di sicurezza internazionale, il successo in Afghanistan è necessario: successo che il segretario ha definito come "poter lasciare la responsabilità per la sicurezza nelle mani degli afgani".
Le relazioni dell'Alleanza con la Russia sono la seconda priorità del nuovo segretario, che ha auspicato un rilancio della relazione chiarendo però che esistono differenze d'opinione non negoziabili, e che la porta della Nato resta aperta ad un futuro ingresso di Georgia ed Ucraina. Il segretario generale si è anche impegnato a migliorare le relazioni Nato-Ue, ed ha accolto con favore il ritorno della Francia nel comando Nato.

20 agosto 2009
PUBBLICATA LA DIRETTIVA SUGLI APPALTI PUBBLICI NEL SETTORE DELLA DIFESA E DELLA SICUREZZA

E' stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee la Direttiva europea sugli appalti pubblici nel settore della difesa e della sicurezza. Gli stati membri hanno ora due anni di tempo per recepire la direttiva ed adattare le legislazioni nazionali.
La Direttiva intende stabilire procedure di acquisto omogenee e trasparenti per gli acquisti di materiali ed equipaggiamenti militari, salvaguardando comunque le esigenze di sicurezza del procurement militare. L'iniziativa scaturisce dalla volontà delle istituzioni europee di favorire lo sviluppo di un reale mercato della difesa europeo, che coniughi le esigenze di sicurezza e di mantenimento delle capacità industriali nazionali con una competizioni più aperta e trasparente tra produttori.