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Osservatorio sulla Difesa Europea, gennaio 2009

15/01/2009

1 Gennaio 2009
UE - Presidenza Ceca: Programma PESD, Euro

Il 1 Gennaio la Rep. Ceca ha assunto la Presidenza di turno UE. Il programma di riferimento è quello di 18 mesi adottato dal Consiglio nel Giugno 2008 che copre le Presidenze di Francia, Rep. Ceca e Svezia.
In occasione del Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne del 26 Gennaio la Presidenza ha presentato le priorità del mandato che sono: economia, energia (inclusa la sicurezza energetica in Europa) e le relazioni esterne (istituzione di un partenariato con i paesi limitrofi orientali dell'UE, inclusa la Russia, e lo sviluppo delle relazioni transatlantiche).
Le relazioni transatlantiche sono state anche discusse dai ministri degli esteri, riuniti informalmente a Praga l'8 Gennaio, che hanno individuato tre settori prioritari che saranno oggetto di specifiche discussioni con la nuova amministrazione USA: economia, energia e politica internazionale (in particolare Medio Oriente, Afghanistan e Iran).
Il programma semestrale della Presidenza comprende alcune priorità PESD tra cui: sviluppo delle capacità civili e militari con particolare riferimento a specifici progetti (come quelli relativi agli elicotteri e al trasporto strategico europeo); continuazione delle missioni con particolare coinvolgimento nei Balcani occidentali, nell'area post-sovietica e nel Medio Oriente; incoraggiamento della cooperazione con la NATO a livello strategico per la gestione congiunta di crisi nelle stesse aree; continuazione dell'aggiornamento della Strategia Europea per la Sicurezza (European Security Strategy, ESS); supporto alle azioni dell'Agenzia Europea per la Difesa (European Defence Agency, EDA) specialmente nella regolamentazione del mercato della difesa che favorisca il rafforzamento delle PMI; supporto di uno schema di addestramento per giovani ufficiali basato sullo scambio tipo Erasmus.
Il 1 Gennaio si sono celebrati i 10 anni dalla creazione dell'euro (entrato in circolazione nel 2002) e la Slovacchia è diventato il sedicesimo Stato membro ad adottare l'euro che ora serve 328,6 milioni su un totale di 499,7 milioni di cittadini UE.

14 Gennaio 2009
UE - Industria e Mercato Europeo della Difesa

Il 14 Gennaio il Parlamento europeo ha approvato il testo della Direttiva sugli acquisti pubblici di prodotti per la difesa e la sicurezza in base al quale gli Stati membri dovranno adeguare le proprie normative entro due anni. La Direttiva fa parte del "Pacchetto Difesa" adottato dalla Commissione nel Dicembre 2007 e volto ad incrementare la competitività del settore industriale della difesa gestendo i casi di applicabilità dell'art. 296 del Trattato CE - che permette l'esenzione dalle regole del mercato comune, per interessi essenziali alla sicurezza nazionale - tramite un regime alternativo che tenga conto delle specificità del comparto.
Vedi anche: "Un mercato della difesa più europeo", di Michele Nones, in AffarInternazionali, 15/01/2009.
L'iniziativa è complementare al Codice di Condotta - volontario e non giuridicamente vincolante - sugli appalti pubblici della difesa dell'EDA in vigore dal Luglio 2006.

Gennaio 2009
Missioni PESD - Medio Oriente, Iraq, Kosovo, Congo, Somalia, Meccanismo Athena

Medio Oriente. L'8 Gennaio l'Alto Rappresentante PESC Solana ha dichiarato che, se Israele ed Hamas si intenderanno su una tregua dalle modalità certe e verificabili, l'UE è pronta a riattivare EUBAM Rafah, missione di monitoraggio al valico di Rafah, sul confine tra la striscia di Gaza e l'Egitto che, dispiegata nel 2005, è sospesa dal Giugno 2007 a causa di condizioni di sicurezza insufficienti. Il coinvolgimento di forze internazionali e lo stabilimento di meccanismi di controllo dei confini sono parti integranti del piano di pace proposto dai Presidenti Sarkozy e Mubarak il 7 Gennaio, piano che prevedeva un immediato cessate il fuoco per permettere l'afflusso di aiuti umanitari. Il piano non è però stato accolto dalle parti. Anche il COPS, riunito il 27 Gennaio, ha discusso della disponibilità a modificare la missione UE EUPOL COPPS a sostegno della riforma delle forze di polizia civili palestinesi, con un mandato che comprenda il rafforzamento dello stato di diritto.
Il 20 Gennaio il COPS ha raggiunto un accordo sull'estensione del mandato di EUJUST LEX, missione integrata sullo stato di diritto in Iraq, che dal suo lancio, nel 2005, ha formato circa 2.000 tra giudici, guardie carcerarie e ufficiali di polizia. La Presidenza UE ha inoltre seguito con attenzione le elezioni provinciali tenute il 31 Gennaio in Iraq apprezzandone la condotta democratica e il numero di votanti (60% contro il quasi 50% del Gennaio 2005).
Il 17 Gennaio la missione NATO KFOR e la missione UE sullo stato di diritto in Kosovo (EULEX KOSOVO) hanno tenuto il primo esercizio congiunto presso la base KFOR di Novo Selo. Lo scenario che ha coinvolto diverse centinaia di soldati e agenti di polizia prevedeva l'eventualità di violente dimostrazioni con la richiesta di supporto alla KFOR da parte della missione UE. Il coordinamento dimostrato è risultato assolutamente soddisfacente ed in linea con il principio di sussidiarietà che deve regolare la gestione di tali tipi di crisi con responsabilità nell'ordine della polizia kosovara, di EULEX KOSOVO e di KFOR. Il 30 Gennaio il COPS ha approvato il contributo del Canada, che è il sesto paese terzo a contribuire alla missione che raggiunge circa 1.650 uomini oltre ai 700 locali.
La situazione umanitaria in RDC continua ad essere critica con ripercussioni regionali che investono la stabilità anche del Sudan e del Ciad. Il 14 Gennaio il Consiglio di Sicurezza ONU ha adottato la risoluzione 1861 che autorizza il dispiegamento di una componente militare della missione civile ONU MINURCAT a sostituzione della missione Eufor-Tchad/Rca, operazione militare UE nel Ciad orientale e nel nordest della Repubblica Centrafricana, per un anno a partire dalla espirazione del mandato di questa ultima (15 Marzo 2009). La nuova MINURCAT comprenderà fino a 300 agenti di polizia, 25 ufficiali di collegamento, 5.200 militari (4.900 in Ciad e 300 in RDC). Francia, Ghana, Irlanda, Norvegia, Polonia, Russia e Togo hanno espresso l'intenzione di partecipare.
Il 30 Gennaio il COPS ha approvato tre documenti che saranno il quadro di riferimento, in particolare relativamente allo scambio di informazioni e di esperienze, per la partecipazione di Arabia Saudita, Cina e Russia ad EU NAVFOR Somalia - operazione Atalanta, la prima operazione navale militare UE per il contrasto della pirateria al largo delle coste della Somalia.
La revisione di fine anno operata dal Consiglio sul meccanismo di gestione dei costi comuni delle operazioni PESD, Athena, ha prodotto cambiamenti volti ad estendere la copertura dei costi aggiuntivi legati alle strutture di Quartier generale (incluse infrastrutture aggiuntive, personale civile, trasporto e acquisizioni di immagini satellitari, queste ultime dove non coperte da altri meccanismi come SATCEN); inoltre il meccanismo verrà rivisto al massimo ogni 3 anni (non più ogni 18 mesi).

Gennaio 2009
NATO - Priorità 2009, Afghanistan, Kosovo

Diverse dichiarazioni hanno confermato l'importanza centrale della missione NATO ISAF in Afghanistan per l'Alleanza Atlantica.
Il 19 Gennaio il Segretario Generale della NATO de Hoop Scheffer ha illustrato le priorità per il 2009 tra le quali vi sono il nuovo concetto strategico, per compiti scelti su una base condivisa, e la continuazione delle missioni con particolare impegno in Afghanistan.
Il 20 Gennaio il Presidente eletto USA Obama, in una lettera a de Hoop Scheffer, ha auspicato una stretta cooperazione tra Stati Uniti e Alleati all'interno della NATO, alleanza unica nel suo genere nella storia del mondo, e fulcro insostituibile della sicurezza condivisa dei membri e potenzialmente della sicurezza dei non membri con esplicito riferimento ai Paesi del sud ed est Europa che devono diventare parte di una Europa democratica e all'Afghanistan.
Nella prima conferenza stampa del 2009, il portavoce della NATO Appathurai, ha presentato la recente "Tactical Directive" come contributo chiave per evitare vittime civili nelle operazioni di ISAF.
Il 14 Gennaio presso il Quartier Generale della NATO a Mons si è tenuta una conferenza di generazione delle forze che ha deciso l'invio di un numero limitato di truppe aggiuntive ISAF per mantenere la sicurezza durante il periodo delle elezioni presidenziali previste per il 20 Agosto 2009. L'invio della Nato Response Force (NRF) non è stata, a questo stadio, considerata.
Il 21 Gennaio è stata ufficialmente inaugurata la Kosovo Security Force (KSF), una forza di polizia multietnica d'ora in avanti responsabile della sicurezza del Kosovo. La forza, addestrata dalla NATO e formata da 2.500 uomini oltre a 500 riservisti, sarà in prima linea per compiti di risposta alle crisi, di protezione civile e per la eliminazione di armamenti obsoleti. La forza sostituisce la Kosovo Protection Force che comprendeva 3.500 uomini molti dei quali ex appartenenti alla Kosovo Liberation Army.

Gennaio 2009
UE ed energia - Russia, Ucraina

Ad inizio mese la controversia tra Russia e Ucraina sulle forniture di gas naturale ha provocato una diminuzione sostanziale delle stesse in diversi Stati membri UE (in particolare Austria, Polonia, Romania, Rep. Ceca, Slovacchia e Bulgaria). La Presidenza ceca e la Commissione hanno protestato per l'accaduto, definendo l'interruzione "inaccettabile" e chiedendo l'immediata ripresa delle forniture. Il 9 Gennaio la Commissione ha raggiunto un accordo con Russia e Ucraina per l'invio di osservatori europei che verifichino il trasporto del gas naturale russo attraverso i condotti dell'Ucraina. L'8 Gennaio i Ministri degli esteri UE riuniti in un Consiglio informale hanno reiterato la posizione europea, sollecitando Russia e Ucraina a realizzare le condizioni per una soluzione di lungo periodo e si sono impegnati a creare un meccanismo di allerta rapida che permetta all'UE di reagire tempestivamente in caso di interruzioni temporanee delle forniture energetiche.
Il 12 Gennaio si è riunito in sessione straordinaria il Consiglio Trasporti che, riconoscendo l'esigenza di rafforzare la politica energetica UE, ha raccomandato lo sviluppo di misure di medio e lungo termine per garantire maggiore trasparenza dei flussi di gas ed il rafforzamento dei meccanismi di solidarietà bilaterali e regionali. Il Consiglio ha chiesto alla Commissione di predisporre raccomandazioni in tal senso.
Il 14 Gennaio il Presidente della Commissione Barroso, constatando il perdurare del blocco del transito di gas, ha minacciato di raccomandare alle società energetiche europee di citare in giudizio Gazprom e Naftogaz - le compagnie energetiche rispettivamente russa e ucraina - e ha inoltre affermato che Ucraina e Russia rischiano di perdere lo status di partner affidabili di fornitura di energia.
Il 19 Gennaio Gazprom e Naftogaz hanno siglato un accordo al termine di un difficile negoziato seguito da vicino dall'UE grazie al quale sono riprese le forniture di gas naturale. Nonostante la crisi abbia danneggiato la credibilità di Russia e Ucraina come partner energetici, l'UE intende proseguire i negoziati in atto con l'Ucraina per un accordo di associazione e con la Russia per un nuovo accordo di partenariato. La crisi ha però spinto l'UE ad approfondire la propria politica energetica. In occasione del Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne del 26 Gennaio la Presidenza Ceca ha illustrato le seguenti aree di lavoro prioritarie: rafforzamento del mercato interno dell'energia, interconnessioni e progetti infrastrutturali, meccanismi di risposta a crisi delle forniture energetiche, rafforzamento della politica energetica estera per ridurre la vulnerabilità europea ad una nuova interruzione delle forniture.

Gennaio 2009
UE - Gaza

Il Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne del 26 Gennaio ha accolto con soddisfazione la cessazione delle ostilità nella striscia di Gaza. Il Consiglio ha reiterato l'appoggio alla mediazione egiziana e confermato la disponibilità a contribuire alla sostenibilità del cessate il fuoco focalizzandosi su: sostegno umanitario alla popolazione, prevenzione del contrabbando di armi, riapertura dei valichi sulla base dell'Accordo sull'acceso del 2005, ricostruzione degli edifici e delle infrastrutture distrutte dalla guerra, riapertura del processo di pace.
A partire dal 4 Gennaio una delegazione della Troika europea guidata dal Ministro degli Esteri ceco Schwarzenberg ha effettuato una missione in Medio Oriente incontrando il Presidente egiziano Mubarak, il premier palestinese Fayad, il re di Giordania Abdullah II e diversi dirigenti israeliani. L'UE ha inoltre partecipato al vertice di Sharm el-Sheikh del 18 Gennaio, organizzato da Mubarak, al quale hanno partecipato tra gli altri il Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon, il Presidente palestinese Abbas, i suoi omologhi turco e francese Gul e Sarkozy, ed il Cancelliere tedesco Merkel.

Gennaio 2009
UE - Contrasto al terrorismo internazionale

La Presidenza UE, la Commissione e il Parlamento europeo hanno accolto con soddisfazione l'intervento del Presidente USA Obama per chiudere il carcere di Guantanamo. Gli Stati membri stanno ora valutando se cooperare con gli USA offrendo accoglienza ad alcuni dei detenuti che dovrebbero essere rilasciati dopo la chiusura del campo di detenzione, decisione che non spetta alle istituzioni europee. Il 26 Gennaio il Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne (CAGRE) ha discusso la questione senza pervenire ad un accordo. Diversi paesi, tra cui Francia, Portogallo e Spagna, hanno offerto una cauta disponibilità sottolineando la necessità di un coordinamento europeo (ogni prigioniero accolto in Europa potrebbe infatti circolare liberamente nello spazio Schengen). Altri (Austria, Svezia, Danimarca, Paesi Bassi) hanno fatto sapere di non essere intenzionati ad accogliere gli ex prigionieri di Guantanamo. Se gli Stati membri sono divisi, le istituzioni europee sembrano orientate verso la cooperazione con gli USA. Sia diversi gruppi politici del Parlamento europeo, il Commissario UE alla giustizia ed alla sicurezza Jacques Barrot e l'Alto Rappresentante PESC Solana hanno invitato gli Stati membri a cooperare con gli Stati Uniti.
Il CAGRE ha inoltre approvato l'aggiornamento della lista europea delle organizzazioni terroristiche escludendone l'Organizzazione dei mudjahidin del popolo di Iran (OMPI). La decisione fa seguito ad una sentenza del Tribunale di primo grado della Corte di giustizia UE del 4 Dicembre. La Francia ha presentato un ricorso contro la decisione del tribunale.