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Osservatorio sulla Difesa Europea, aprile 2011

11/04/2011

PRIMO PIANO : 1-30 aprile 2011
CONTINUA L'OPERAZIONE NATO "UNIFIED PROTECTOR" IN LIBIA

E’ continuata durante il mese di aprile l’operazione "Unified Protector" della NATO in Libia, ufficialmente avviata sulla base della Risoluzione Onu 1973/2011. L’operazione comprende: l’imposizione dell’embargo navale alla fornitura di armi, materiali d’armamento e mercenari alla Libia; il mantenimento della no-fly zone che comporta il divieto di volo nello spazio aereo libico per tutti gli aerei, appartenenti a qualsiasi delle parti in conflitto, con l’eccezione dei velivoli utilizzati per aiuti umanitari; azioni militari aventi lo scopo di proteggere i civili libici e le aree da essi popolate da attacchi e da minacce di attacco.
Il 20 aprile le missioni aeree compiute dalla Nato hanno superato quota 3.000.

1 aprile 2011
L'UE AUTORIZZA UNA MISSIONE MILITARE A SOSTEGNO DELLE OPERAZIONI UMANITARIE IN LIBIA

Il Consiglio Affari Esteri dell’Ue ha deciso la preparazione di una missione militare europea a sostegno delle operazioni di assistenza umanitaria in Libia, denominata “EUFOR Libia”, da attuare in caso di richiesta dall’Onu. Ilquartier generale operativo della missione è stato stabilito a Roma, sotto il comando dell’ammiraglio italiano Claudio Gaudiosi. L’obiettivo è di permettere l’evacuazione dei profughi e l’assistenza alle attività delle istituzioni e organizzazioni umanitarie. La decisione ha stabilito il contesto legale della futura operazione, permettendo l’avvio della sua pianificazione.

7-29 aprile 2011
L'UE MODIFICA LE MISURE RESTRITTIVE NEI CONFRONTI DELLA COSTA D'AVORIO

Il 7 aprile il Consiglio Affari Esteri dell’Ue ha adottato ulteriori misure restrittive contro la Costa d’Avorio, che includono il divieto di acquisto di azioni e obbligazioni, e di concessione di prestiti, al governo illegittimo di Laurent Gbagbo. Sulla base della risoluzione Onu 1975/2011, l’Ue haampliato la lista di persone soggette a divieto di rilascio del visto e al congelamento dei patrimoni, in quanto considerate responsabili di ostacolare il processo di pace in Costa d’Avorio.
Il 29 aprile, il Consiglio ha deciso di togliere sei soggetti della Costa d’Avorio (cinque banche ed un’impresa petrolifera) dall’elenco delle entità colpite del congelamento degli assets.