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Osservatorio sulla Difesa Europea, aprile 2007

15/04/2007

20 Aprile 2007
Pesd - Missione in Kosovo

La conferenza di generazione della forza ha approvato i contributi degli stati membri alla missione di ripristino dello stato di diritto nei settori polizia, giustizia e dogana in Kosovo. Verranno impiegati circa 1.750 agenti civili, inclusi 40 giudici, in massima parte provenienti da Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Polonia e Romania.
La missione decisa a fine 2006 è concepita come cooperazione con le istituzioni locali e con la missione Onu Minuk. Ma anche con la Nato che, operativa dal 1999 con la missione Kfor (circa 16.500 uomini), ha più volte richiamato la necessità di una stretta cooperazione Nato-Ue soprattutto fino alla completa risoluzione della questione dello statuto finale del Kosovo, processo guidato dall'Onu.

23-24 Aprile 2007
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne Ue - Sudan, Somalia, Afghanistan

I ministri hanno discusso lo sviluppo della missione Amis II dell'Unione Africana (Ua) in Darfur per la quale Ue e stati membri hanno finora contribuito con un impegno civile/militare in uomini e mezzi e con circa 400 milioni di euro. Per il periodo 1 Maggio - 31 Ottobre 2007 il Consiglio ha stanziato oltre 2 milioni di euro per il supporto, che continuerà anche in vista della transizione del mandato di Amis II all'Onu, già presente con la missione Unmis. Il 16 Aprile è giunto il consenso delle autorità sudanesi ad una prima fase di dispiegamento di forze Ua/Onu.
Il Consiglio ha adottato un'Azione Comune a supporto della missione di stabilizzazione Amisom in Somalia, a guida Ua. L'Ue, nel quadro dell'assistenza ad Amis II in Sudan, fornirà consulenti alla cellula militare di Amisom presso il quartier generale di Amis II ad Addis Abeba (Etiopia). Il 24 Aprile sono giunti a destinazione i primi 7 esperti militari europei.
I ministri hanno approvato il concetto delle operazioni per l'operazione civile Pesd volta alla formazione della polizia afgana. Ai circa 90 istruttori europei presenti nel paese in base ad iniziative dei singoli stati, se ne aggiungeranno 70 entro metà giugno 2007 e tutti insieme faranno capo alla catena di comando Ue, allo scopo di razionalizzare gli sforzi europei. La spesa per il 2007 ammonta a circa 40 milioni di euro, la durata prevista è fino al 2010. Contemporaneamente la Commissione sta studiando un'iniziativa che nello stesso periodo favorisca l'attuazione dello stato di diritto.

30 Aprile 2007
Vertice Ue/Usa: Mercato transatlantico, sicurezza internazionale, energia e ambiente

Il vertice è stato dedicato all'esame di tre temi principali: rafforzamento del mercato transatlantico, promozione della pace, dei diritti umani e della democrazia nel mondo, sicurezza energetica e ambiente. Le relative dichiarazioni adottate costituiscono un impegno politico congiunto.
La sicurezza internazionale non è stata al centro dell'agenda, nondimeno si sono individuate aree e tematiche di maggiore responsabilità: Kosovo, Afghanistan, Medio Oriente, Iraq, Sudan e America Latina, oltre al contrasto al terrorismo e alla proliferazione di armi di distruzione di massa.

Aprile 2007
Nato - Afghanistan, Difesa antimissile

Il 26-27 Aprile i ministri della difesa Nato si sono incontrati ad Oslo per consultazioni informali, dominate dai temi dell'Afghanistan e della difesa antimissile.
Per il primo è stata sottolineata l'importanza di un approccio globale che unisca impegno militare e civile e riconosciuta la necessità prioritaria di incrementare l'addestramento delle forze armate e di polizia afgane tramite l'invio di un maggior numero di istruttori Nato.
Per quanto riguarda le difese antimissile, il Segretario Generale de Hoop Scheffer ha ribadito i punti emersi dalle consultazioni ad alto livello tenute dagli alleati il 19 Aprile. E' stata ribadita l'indivisibilità della sicurezza dei paesi Nato per la quale il territorio di tutti gli stati membri deve essere coperto dai sistemi in questione. Non si esclude che i sistemi di difesa comuni d'area e di teatro per la protezione delle truppe attualmente in studio alla Nato si uniscano in maniera complementare a quello statunitense.
La questione si intreccia con la controversia scaturita dalla richiesta Usa a Polonia e Repubblica Ceca di ospitare componenti del sistema di difesa strategico statunitense. Anche il Consiglio Nato-Russia del 26 Aprile ha trattato la questione raccogliendo la preoccupazione dell'Alleanza per la decisione russa di sospendere l'applicazione del Trattato Cfe (Conventional Armed Forces in Europe) che prevede limiti di detenzione e di concentrazione di determinate categorie di armi convenzionali su territorio europeo, oltre che per il minacciato ritiro dal Trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces) relativo alla distruzione di missili balistici e da crociera convenzionali e nucleari con lancio da terra a raggio intermedio (500-5.500 Km).
Non mancano, anche da parte di alcuni paesi europei, dubbi sul sistema Usa: Germania e Francia, ma anche altri, si interrogano sulla precisa natura delle minacce, sull'efficacia del sistema e sulla copertura che escluderebbe paesi come Turchia, Bulgaria, Romania e Grecia.
Per questi propositi, a fronte di trattative bilaterali, da più parti si indica la Nato come sede privilegiata per discussioni che contemplino una percezione della minaccia condivisa e sentita come reale ( Iran e Corea del nord), una trasparenza dell'argomento come stabilito dal vertice di Riga del Novembre 2006, e soprattutto un coinvolgimento della Russia, che proprio in sede Nato ha ricevuto una proposta statunitense di coinvolgimento nel progetto, al momento non considerata da Mosca.

Aprile 2007 
Europa - Contrasto al terrorismo internazionale

Il contrasto al terrorismo internazionale è stato oggetto di diverse iniziative.
L'incontro tra Ue, Usa e Russia del 4 Aprile si è occupato della minaccia terroristica sottolineandone il carattere transnazionale, che impone alla comunità internazionale di agire in maniera congiunta, accrescendo coordinamento e scambio di informazioni, con un'attenzione particolare alla protezione delle infrastrutture critiche. I tre hanno stabilito misure concrete la cui realizzazione sarà seguita da un comitato di esperti di alto livello.
Il 10 Aprile è stato presentato al Parlamento europeo il primo rapporto Europol sul terrorismo in Europa "EU Terrorism Situation and Trend Report TE-SAT 2007". Il rapporto, corredato di dati statistici che illustrano evoluzioni della minaccia e della risposta, intende essere di supporto alle decisioni in materia.
Infine il Consiglio Giustizia e Affari Interni Ue del 19-20 Aprile ha avallato lo scambio di informazioni tra stati membri che costituirà una rete di allerta comune sull'espulsione di cittadini di stati terzi per motivi legati ad attività terroristiche. I ministri hanno inoltre sostenuto il seguito delle iniziative della Commissione per la protezione delle infrastrutture critiche europee, esortando gli stati membri a conformarsi alle disposizioni del quadro comune.

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