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Non-proliferation Regime for Cyber Weapons. A Tentative Study

16/03/2018

Oggi i conflitti non sono più limitati ai tre convenzionali teatri di battaglia: terra, mare e aria. Lo spazio cibernetico è sempre più riconosciuto ufficialmente come una quarta area di conflitto, mentre gli stati integrano elementi cibernetici nelle loro dottrine militari tradizionali o sviluppano capacità cibernetiche offensive e comandi cibernetici. Man mano che lo spazio cibernetico si militarizza, aumentano anche gli attacchi informatici portati avanti da entità statali o per loro conto. Come può il mondo affrontare i potenziali rischi di una proliferazione delle armi cibernetiche, che sono difficili da tracciare e protette dall’anonimato? Che tipo di accordo può prevenire un conflitto cibernetico con queste nuove capacità? Che ruolo potrebbero avere le misure volte a rafforzare la fiducia o le regolamentazioni cibernetiche? Questo studio analizza il dibattito sulla proliferazione delle armi cibernetiche, basandosi sull’esperienza maturata con i precedenti accordi internazionali e suggerendo un possibile percorso che assicuri che lo spazio cibernetico rimanga aperto, stabile e sicuro.

Studio preparato per l’Istituto Affari Internazionali (IAI), marzo 2018. Presentato all’incontro “A Non-proliferation Regime for Cyber Weapons?” organizzato a Bruxelles il 19 marzo 2018 da Microsoft e dallo IAI.

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