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L'Europa senza muri: le sfide della pace fredda. Un anno di presidenza italiana della Csce

Curatori:
20/07/1995

Vent'anni fa, con la firma dell'Atto Finale di Helsinki, nasceva la Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (Csce). Dopo aver svolto un ruolo di rilievo nel processo che ha portato al crollo del muro di Berlino, la Csce è diventata uno dei pilastri portanti del nuovo sistema europeo. Sono stati infatti progressivamente ampliati i suoi compiti e rafforzate le sue strutture. Per sancire questa trasformazione le è stato dato anche un nuovo nome: Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Oltre a promuovere il disarmo, i diritti umani e la cooperazione economica, l'Osce - a cui partecipano tutti gli Stati europei, quelli centro-asiatici nati dalla disgregazione dell'Urss, gli Usa e il Canada - è presente, con le sue missioni sul campo, in quasi tutti i punti caldi del continente, svolgendo un'importante opera di prevenzione dei conflitti e di gestione delle crisi. II coordinamento e la direzione politica di tutte queste attività sono assicurati dalla Presidenza, vero centro motore dell'Osce. In questo volume le potenzialità e i problemi dell'Osce sono trattati sulla base di un approfondito e sistematico esame delle attività svolte dall'organizzazione nell'ultimo anno, durante il quale essa è stata presieduta dall'Italia. I saggi introduttivi di Luigi Vittorio Ferraris, Victor-Yves Ghebali e Ettore Greco offrono un quadro d'insieme dell'evoluzione storica, della struttura attuale e delle prospettive dell'Osce. I capitoli successivi, opera di un gruppo di diplomatici ed esperti che hanno gestito le iniziative della presidenza italiana, illustrano i progressi realizzati e gli ostacoli incontrati dall'Osce nei vari settori di attività e aree geografiche d'intervento. Alla visione dall'interno dei meccanismi dell'Osce è così associata un'analisi della loro effettiva incidenza nelle zone di crisi. Nel loro insieme, gli scritti contenuti in questo volume confermano la funzione del tutto peculiare svolta dall'Osce, grazie specialmente alla sua capacità di collegare sicurezza e diritti umani, ma anche la necessità di riformarne ulteriormente la struttura istituzionale, rafforzandone gli strumenti operativi e i meccanismi di coordinamento con le altre organizzazioni internazionali, prima fra tutte l'Onu. Il volume è corredato da un'appendice cronologica e documentaria.