Legislation as a Tool for Expanding the Power of the State and Limiting Political and Civil Rights in Modern Russia
La legislazione russa degli scorsi anni ha prodotto ciò che oggi è davanti agli occhi del mondo intero. L’aggressione all’Ucraina è una diretta conseguenza della repressione di ogni dissenso in Russia, formalizzata in leggi dal parlamento. I legislatori russi sono entrati in parlamento non solo grazie a brogli elettorali ma anche a leggi che pongono ostacoli insormontabili non solo all’opposizione, ma anche a qualsiasi degno cittadino di buon senso che cerchi di essere eletto alla Duma. E sono questi legislatori ad avallare senza difficoltà qualsiasi iniziativa legislativa del Cremlino. Sono loro che consentono non solo di far passare leggi repressive che soffocano la società civile in Russia, ma anche di prendere decisioni che portano il mondo intero sull’orlo di una guerra su vasta scala e di una vera e propria catastrofe nucleare. I legislatori russi hanno una responsabilità diretta nell’aver dato il via libera a questa guerra.
Paper prodotto nell'ambito del progetto “L’impegno selettivo dell’Ue con la Russia”.
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Dati bibliografici
Roma, IAI, giugno 2022, 11 p. -
In:
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Numero
22|16 -
ISBN/ISSN/DOI:
978-88-9368-254-1
1. Brief history of lawmaking as a tool for expanding the power in post-soviet Russia
2. Foreign Agents Law
3. Undesirable Organisations Law
4. Freedom of assembly and protest laws
5. Anti-extremism laws as laws prohibiting the freedom of conscience and free expression of the will
6. “Gay Propaganda” Law
7. Law on Educational Activities
8. Laws of the wartime
Conclusion
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