Print version

La politica libica dell'Italia

Autori:
24/06/2016

L’Italia ha in Libia interessi strategici a lungo termine. Nell’agenda della politica estera di Roma la crisi in Libia ha la massima priorità poichè interessa questioni relative sia alla sicurezza sia energetiche, nonché la questione più pressante della gestione dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo. Il governo Renzi ha definito quattro linee strategiche per la sua politica: sostiene gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite per una stabilizzazione politica del paese; è pronto a guidare una missione di pace delle Nazioni Unite fornendo un contributo significativo di forze militari; ha cercato di limitare l’immigrazione clandestina attraverso il Mediterraneo; mira a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dalla Libia e a salvaguardare gli interessi della società energetica Eni. In questo momento la massima priorità per l’Italia è la stabilizzazione delle istituzioni politiche, vista come la chiave per contrastare con efficacia sia l’Isis sia i trafficanti sulla costa libica. Le priorità politiche e le alleanze politiche dell’Italia sono quindi in contrasto con quelle di alcuni partner occidentali, in particolare la Francia.

Studio realizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) per l’Ufficio di Roma della Fondazione Friedrich-Ebert (FES), giugno 2016. Traduzione in tedesco: Italiens Libyenpolitik. Zwischen Krisenmanagement und strategischen Interessen, Berlin, Friedrich-Ebert-Stiftung, Referat Westeuropa/Nordamerika, Juni 2016, 6 p. (Perspektive FES Rom), ISBN 978-3-95861-502-1.

Contenuti collegati