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La nuova Europa della Csce. Istituzioni, meccanismi e aspetti operativi della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa

01/01/1994

Oltre a essere l’unica organizzazione paneuropea (a cui partecipano anche gli Usa e il Canada), la Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (Csce) presenta la peculiare caratteristica di integrare, nella sua attività, le tre dimensioni cruciali della cooperazione internazionale: sicurezza, economia e diritti umani. Nata da uno dei più avanzati e impegnativi documenti della nostra epoca, l’Atto finale di helsinki del 1975, la Csce ha contribuito in misura significativa, soprattutto attraverso le iniziative attuate nel campo del disarmo e dei diritti umani, alla fine della guerra fredda e al superamento della contrapposizione tra i blocchi. Queste stesse trasformazioni politiche hanno però aperto nuovi problemi e generato nuove incertezze. Basti pensare alle questioni delle minoranze, ai conflitti all'interno degli stati e alla ridefinizione degli assetti nazionali, con la nascita di nuove entità statali. Si pone quindi l'indifferibile esigenza di costruire un nuovo ordine europeo fondato su un ruolo rafforzato della Csce. Si è così avviato un processo di “istituzionalizzazione” della Csce che, dopo aver ricevuto un decisivo impulso dal vertice svoltosi ad Helsinki nel 1992, continua tuttora a svilupparsi. In questo volume alcuni fra i massimi esperti della Csce e studiosi del diritto internazionale svolgono un'approfondita analisi critica dell'evoluzione storica della Csce, della sua struttura istituzionale e delle sue attività, affrontando anche i problemi di prospettiva.

Ricerca finanziata dal Cnr.