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Immigration Policy in Italy: Problems and Perspectives

09/12/2017

Prendendo atto dell’impasse in cui si trova l’Unione europea sia per la riforma del regolamento di Dublino sull’asilo sia nelle relazioni con la Libia, nel 2017 il ministro degli Interni italiano Marco Minniti ha deciso di avviare un dialogo sulla migrazione con la Libia. L’accordo raggiunto ha permesso di arginare il flusso di migranti nel breve periodo ma lascia in sospeso molte questioni relative al rispetto degli standard dei diritti umani e alle più generali esigenze dell’Italia in materia di migrazione. L’Italia è stata meta di sbarchi di massa molto prima degli altri paesi UE coinvolti nelle recenti crisi, ma per molti anni non è stata in grado di sviluppare un efficace sistema di gestione delle migrazioni. Le pressioni dell’UE hanno costretto l’Italia a colmare diverse lacune nel suo sistema nazionale di asilo, ma hanno anche scoraggiato le operazioni di ricerca e soccorso (nazionali, congiunte o delle ong) che in passato hanno salvato molte vite. Sebbene in Italia e in Europa il dibattito politico si concentri esclusivamente sulla necessità di arginare i flussi, è giunto il momento di impegnarsi in una discussione su come migliorare i percorsi di immigrazione legali (ossia per lavoro) per poter far fronte alle tendenze demografiche, alla carenza di manodopera e ai flussi di massa sregolati.

Studio realizzato dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) per l'Ufficio di Roma della Fondazione Friedrich-Ebert (FES), novembre 2017. Pubblicato anche in tedesco: Einwanderungspolitik in Italien. Probleme und Perspektiven, Rom, Friedrich-Ebert-Stiftung, Dezember 2017, 10 p.