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Il ruolo internazionale dell'Unione europea

30/04/2002

Negli ultimi anni gli impegni internazionali dell'Unione Europea sono considerevolmente cresciuti soprattutto in settori come il commercio, l'aiuto allo sviluppo, la ricostruzione civile di stati devastati da conflitti. Ma, nel complesso, il ruolo internazionale dell'Unione rimane debole, ben al di sotto delle attese dell'opinione pubblica. Non solo essa non dispone ancora di adeguate capacità e risorse per condurre azioni militari su larga scala, ma spesso, a causa della debolezza dei suoi strumenti istituzionali e delle divergenze fra gli stati membri, non è in grado di svolgere un'azione diplomatica coerente ed efficace. Alcune questioni cruciali riguardanti la stessa identità dell'Unione come attore internazionale rimangono aperte. E' auspicabile che l'Unione, che è oggi soprattutto una potenza civile ed economica, diventi anche una potenza militare? Riusciranno gli stati europei a elaborare una vera strategia comune di politica estera? Sapranno dotarsi di nuovi organi e strumenti comuni in grado di assicurare una più efficace presenza europea nei principali scacchieri internazionali? E' realistico aspettarsi che venga superata l'attuale reticenza dei governi a trasferire a Bruxelles potere decisionale nel settore della politica estera? A queste e altre domande sul futuro della politica estera europea si tenta di dare una risposta in questo volume, a cui hanno contribuito studiosi sia italiani che stranieri. Gli autori analizzano l'azione esterna dell'Unione Europea nelle sue varie articolazioni, mettendone in luce le interconnessioni, gli elementi di forza e di debolezza e le potenzialità di sviluppo. Vengono presi in esame non solo i meccanismi istituzionali e decisionali della Politica estera e di sicurezza comune (Pesc), ma anche i rapporti tra quest'ultima e le altre politiche esterne dell'Unione - in particolare quelle che rientrano nel pilastro comunitario -, nonché l'impatto esterno delle politiche relative al settore della giustizia e degli affari interni. Una parte dell'opera è poi dedicata all'esame di alcune specifiche politiche esterne dell'Unione - l'allargamento, le iniziative verso i Balcani e il Mediterraneo, i rapporti con gli Usa - con particolare riguardo ai risultati concreti che ne sono scaturiti e alla performance dei vari organi dell'Unione che vi hanno contribuito. Infine, nei capitolo introduttivo e in quello conclusivo dell'opera i due curatori, riassumendo i risultati della ricerca, svolgono alcune considerazioni d'insieme sull'identità dell'Unione come attore internazionale e sull'evoluzione futura della politica estera europea.

Volume preparato dal Centro studi di politica internazionale (CeSPI) e dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) per il Centro militare di studi strategici (CeMiSS). Pubblicato anche in inglese: The International Role of the European Union, Roma, Centro militare di studi strategici, maggio 2003, 308 p. (Collana del Centro Militare di Studi Strategici ; 118)

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