Gli strumenti di tutela dei diritti umani: la risoluzione 48/134 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e la sua attuazione nell'ordinamento italiano
L’Italia è diventata membro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite per il triennio 2007-2010. Nel presentare la propria candidatura il nostro paese, che si era trovato a competere con Danimarca e Olanda, aveva assunto importanti impegni, tra cui l’istituzione di una Commissione nazionale indipendente per la promozione e la protezione dei diritti umani, in attuazione delle risoluzione 48/134 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Altro impegno assunto riguarda il completamento dell’adeguamento del nostro ordinamento giuridico allo Statuto della Corte penale internazionale. I membri delle Nazioni Unite sono soggetti ad un periodico esame in materia di protezione dei diritti umani nel loro ordinamento e di attuazione degli impegni assunti. L’Italia sarà sottoposta ad esame a partire dal prossimo mese di febbraio. È bene quindi che si presenti con le carte in regola, anche in relazione agli impegni menzionati.
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Dati bibliografici
Roma, Camera, gennaio 2010, 7 p. -
Numero
Note 4
1. La tutela dei diritti umani nell’ordinamento internazionale
1.1. Strumenti giuridicamente non vincolanti
1.2. Strumenti giuridicamente vincolanti
2. Diritto umanitario
3. Il Consiglio dei diritti umani dell’Onu e gli impegni dell’Italia
4. Cosa prevede la risoluzione 48/130
5. Esame comparativo delle autorità per i diritti umani istituite in altri paesi
5.1. Francia
5.2. Germania
5.3. Grecia
5.4. Irlanda
5.5. Regno Unito
5.6. Spagna
5.7. I possibili modelli
6. L’istituzione di un organismo indipendente per i diritti umani in Italia
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