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Focus euroatlantico, n. 13 (ottobre 2019-gennaio 2020)

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17/01/2020

Il primo Focus Euro-Atlantico del 2020 si apre come di consueto con un’analisi ragionata dello stato delle relazioni transatlantiche (corredata da una serie di grafici). Gli ultimi mesi del 2019 hanno visto la situazione politica interna agli Stati Uniti entrare in una fase di tumulto in seguito all’impeachment del presidente Trump. Ma è soprattutto la crisi tra Usa e Iran ad aver generato allarme. Nel primo approfondimento Karolina Muti illustra le ultime novità relative al lancio definitivo del Fondo europeo per la difesa. Muti anticipa un negoziato molto difficile per la definizione dell’ammontare finale del bilancio dell’Edf. Per l’Italia però l’Edf rappresenta un’occasione irripetibile per il potenziamento delle attività di ricerca militare e per l’indotto economico di cui beneficerebbe il comparto Pmi. Il secondo approfondimento è dedicato alla diplomazia transatlantica in materia di riscaldamento climatico. Margherita Bianchi e Nicolò Sartori riepilogano le sfide alla cooperazione tra Europa e America nel contrasto al riscaldamento climatico dovute, in particolar modo, alla mancanza di interesse per il tema della presidenza Trump. Gli europei hanno dovuto e dovranno in futuro sempre più impegnarsi in forme di collaborazione con attori pubblici al di sotto del livello federale – come stati e financo municipalità (oltre ad attori privati). Nel terzo approfondimento Ettore Greco si sofferma sulla dimensione transatlantica della Brexit. Greco ricorda in primo luogo le enormi difficoltà che attendono i negoziatori Ue e britannici durante il periodo di transizione post-Brexit, che si concluderà a dicembre 2020. Concludere entro quella data un trattato di libero scambio è un’impresa quasi proibitiva. A complicare le cose sarà la pressione degli Usa perché Londra riduca l’allineamento normativo con l’Ue.

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