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Focus euroatlantico, n. 3 (gennaio-marzo 2017)

Curatori:
12/04/2017

Il primo numero del Focus euroatlantico 2017 si apre con un’analisi dello stato della relazione transatlantica da parte di Riccardo Alcaro. L’analisi si concentra sui primi passi dell’amministrazione di Donald Trump, che in campagna elettorale aveva generato aspettative di una forte discontinuità con la politica di cooperazione con gli alleati europei seguita dalle amministrazioni precedenti, pur con forti oscillazioni. A tre mesi dall’insediamento del neo-presidente, tuttavia, gli elementi di continuità sembrano prevalere su quelli di rottura. Un’eccezione – ma parziale, come spiegato meglio nel rapporto – è la Siria, dove gli Usa sono intervenuti militarmente per la prima volta contro il regime di Assad. Gli altri punti su cui si sofferma il Focus sono la posizione di Trump rispetto alla Nato, all’Ue e ai rapporti economici bilaterali con gli europei. All’introduzione generale segue un’analisi delle prospettive di riavvicinamento tra America e Russia ad opera di Nona Mikhelidze, il cui giudizio è netto: la prospettiva di un rapprochement con la Russia di Putin, che Trump aveva detto di voler cercare, improbabile se non remota. La sezione successiva si concentra sul futuro dell’accordo nucleare con l’Iran, faticosamente negoziato da Usa, Ue, Russia e Cina nel 2015, che Trump ha criticato in numerose occasioni. Riccardo Alcaro illustra le tre possibili opzioni che il presidente potrebbe scegliere – ritirarsi dall’accordo, cercare di rinegoziarlo o rispettarlo – e avanza una serie di proposte su come l’Ue e i suoi stati membri possono reagire. Il Focus si conclude con un’analisi di Lorenzo Mariani sulla possibile evoluzione dei rapporti Usa-Cina e delle opportunità che si aprirebbero per l’Europa.

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