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Federalising the Eurozone: Towards a True European Budget?

Autori:
28/12/2015

La discussione su una futura capacità fiscale per l’area dell’euro si limita troppo spesso ad un confronto tra vantaggi e svantaggi tecnici dei diversi ammortizzatori fiscali nei vari paesi. Questo studio intende ampliare il dibattito collegando tale discussione al dibattito sull’unione fiscale e a quello sull’esercizio del potere politico nell’Unione economica e monataria (Uem). Attraverso un’analisi dei dibattiti passati e presenti sull’Uem, l’autrice identifica cinque diversi motivi per cui l’integrazione dei bilanci dovrebbe evolversi in un’unione monetaria: garantire la disciplina di bilancio e la stabilità dei mercati del debito sovrano al fine di proteggere i paesi dell’area dell’euro dal rischio di shock asimmetrici, di dotare l’area euro della capacità di stabilizzare l’economia nel corso del ciclo, e di fornire un sostegno finanziario alla convergenza e un adeguato sostegno di bilancio all’unione bancaria. L’autrice discute la loro rilevanza nell’attuale Uem e le loro diverse implicazioni per una condivisione delle risorse e delle competenze di bilancio.

Documento preparato per “Governing Europe”, un progetto condotto dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) e dal Centro Studi sul Federalismo (CSF) di Torino nell'ambito della partnership strategica con il programma International Affairs della Compagnia di San Paolo. Pubbl. in: Lorenzo Vai, Pier Domenico Tortola, Nicoletta Pirozzi (eds.), Governing Europe. How to Make the EU More Efficient and Democratic, Bruxelles [etc], P.I.E-Peter Lang, 2017, 248 p. (Federalism ; 8), ISBN 978-2-8076-0058-4 (pbk); 978-2-8076-0059-1 (pdf); 978-2-8076-0060-7 (EPUB); DOI: 10.3726/b10699.

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