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European Strategic Autonomy and the US–China Rivalry: Can the EU "Prefer not to Choose"?

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28/07/2021

La rivalità Usa-Cina non è solamente una battaglia tra democrazie e autocrazie e in un contesto così complesso l’Ue dovrebbe trovare una strada che trascenda mere considerazioni sull’equilibrio di potere. Questa competizione – spesso definita una nuova Guerra Fredda – non ha solo una dimensione commerciale ed economica, con la tecnologia come principale area di interesse, ma anche un ambito di “soft” e “hard power”. In uno scenario così multiforme l’Ue dovrebbe decidere caso per caso in base agli interessi europei e senza essere vincolata dalle decisioni prese a Washington. Bruxelles è tuttora un potente attore economico e, in quanto tale, dovrebbe costruire una strategia che non implichi necessariamente una scissione con gli Stati Uniti. Pur perseguendo una maggiore autonomia per ciò che riguarda tecnologia e definizione degli standard, l’Ue dovrebbe anche sviluppare una politica dei diritti umani più realistica nei confronti della Cina e rafforzare i propri legami con altri paesi dell’Indo-Pacifico. Il “Consenso di Bruxelles” può trovar posto accanto ai suoi omologhi americano e cinese solo riconoscendo la propria forza. La rivalità tra Stati Uniti e Cina, già in essere ma esacerbata dalla pandemia di SARS-CoV-2, sarà il quadro geopolitico determinante per i prossimi decenni. Avrà un impatto sull’intero pianeta e in particolare sull’Ue, che dovrà definire il proprio posto e il proprio ruolo.

Studio realizzato nell'ambito del progetto “Politiche e strumenti per promuovere l’autonomia strategica dell’Ue nei settori della difesa, del commercio internazionale e dell’allargamento”. Una precedente versione è stata presentata il 25 giugno 2021 nel corso del webinar “EU Strategic Autonomy and Trade Policy in a Post-Covid World”.

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