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EUnited Against Crime: Improving Criminal Justice in European Union Cyberspace

24/11/2016

Oggi, in un mondo iper-connesso, passiamo gran parte della nostra vita online. È difficile immaginare una vita “disconnessa” mentre si guarda una serie televisiva su Netflix, si acquistano biglietti aerei scontati su Kayak, si chiacchiera su Facebook con un vecchio amico che vive in un altro continente. Nonostante i benefici generati da una maggiore interconnettività e da strumenti più potenti, l’utilizzo dei sistemi ICT non è stato solo a favore dello sviluppo sociale ed economico. Terroristi e criminali informatici utilizzano sempre di più lo spazio cibernetico per le loro attività illecite. Nel giugno 2016 il Consiglio dell’Unione europea ha sottolineato quanto sia importante rendere più efficace della giustizia penale nello spazio cibernetico. Partendo dalle conclusioni del Consiglio, questo studio fornisce alcune raccomandazioni per il dibattito in corso nelle istituzioni comunitarie. Per fare ciò, lo studio cerca di rispondere a tre domande chiave: Quali sono i principali problemi che gli Stati membri dell’Ue si trovano oggi a dover affrontare nella raccolta delle prove digitali? Come stanno affrontando questi problemi? Un quadro comune Ue può contribuire a risolvere questi problemi?

Paper preparato per l'Istituto Affari Internazionali (IAI), novembre 2016. Presentato al seminario “EUNITED against Crime: Digital Evidence, Privacy and Security in the European Union” organizzato a Bruxelles il 23 novembre 2016 dal Centre for European Policy Studies (CEPS) e dallo IAI.

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