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The EU–UK Partnership and Implications for Differentiation Within the EU and Between the EU and Third Countries

01/07/2021

L’uscita del Regno Unito dall’Ue rappresenta un processo unico di disintegrazione che cambia radicalmente le relazioni Ue-Regno Unito. Questo studio discute la natura dell’Accordo commerciale e di cooperazione come nuova base delle relazioni Ue-Regno Unito, nonché la sua sostenibilità, legittimità ed efficacia. Gli autori la considerano una relazione debole e incompiuta con intrinseche possibilità di esiti positivi o negativi, anche se la politica indica che nel tempo aumenteranno l’allontanamento e la divergenza. Negli ultimi cinque anni la perdita di fiducia ha tolto linfa alla relazione a tutti i livelli, portando a chiedersi se una struttura di governance tecnocratica possa funzionare nel contesto di forte attrito delle relazioni Ue-Regno Unito. Dato il peso economico e politico del Regno Unito in Europa, lo studio prende in esame le implicazioni di ciò per la differenziazione all’interno dell’Ue e tra l’Ue e i paesi terzi. Illustra come l’introduzione di una nuova modalità di differenziazione esterna in Europa – quella di un ex stato membro che non intende aderire in futuro – influisca sulle modalità di differenziazione esistenti. Gli autori osservano come la realtà della Brexit suggerisca un approccio più intransigente nei confronti dei paesi terzi, inviando ai paesi membri e ai non membri un messaggio: l’adesione è importante. Le flessibilità sono quindi un vantaggio per gli Stati membri che hanno sottoscritto integralmente i principi fondamentali dell’Ue. Gli autori concludono sostenendo che l’Ue deve continuare a fare attenzione a come evolve la percezione della Brexit e dimostrano che la forza di attrazione dell’adesione all’Ue permane, anche per i paesi candidati, ed è un quadro pertinente per affrontare le sfide globali che non possono essere affrontate efficacemente a livello nazionale.

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