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Democracy Promotion and the Challenges of Illiberal Regional Powers

08/04/2016

Questo libro analizza l’impegno dell’Occidente nella promozione della democrazia, la situazione politica e sociale negli stati interessati da tale impegno, e la risposta ad esso da parte di stati repressivi e potenze regionali. A giudizio degli autori l’impegno nella promozione della democrazia e dei diritti umani da parte delle potenze occidentali non è chiaro, e le potenze regionali non-democratiche non possono essere descritte semplicemente come “sostenitori delle autocrazie”. Questo volume esamina in dettaglio le sfide poste da tre potenze regionali di tipo repressivo – Cina, Russia e Arabia Saudita – agli sforzi di promozione della democrazia dell’Occidente (Usa e Ue). I contributi analizzano in particolare l’azione della Cina in Etiopia e Angola, quella della Russia in Georgia e Ucraina, e quella dell’Arabia Saudita in Tunisia. Potenze democratiche come gli Stati Uniti o l’Unione tendono di solito a privilegiare la stabilità piuttosto che i diritti umani e la democrazia: movimenti democratici che rappresentano una minaccia per la stabilità regionale non vengono sostenuti né dagli Stati Uniti né dall’Unione europea. Quanto alle potenze di tipo repressivo, non si comportano in genere in modo molto diverso dalle loro controparti democratiche: anch’esse preferiscono la stabilità ai tumulti. Russia, Cina e Arabia Saudita non promuovono in modo esplicito l’autocrazia. Nella loro periferia cercano piuttosto di reprimere i movimenti democratici quando questi gruppi minacciano la loro sicurezza o sono percepiti come un pericolo per i regimi.

Volume basato sulla ricerca svolta nell'ambito del progetto Transworld finanziato dal Settimo programma quadro dell'Unione europea (Grant agreement 290454). Precedentemente pubblicato come numero speciale di Democratization (Vol. 22, No. 3, March 2015).

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