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Collateral Damage: How EU Internal Policies Shape Crises and Conflict Abroad

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06/12/2021

Nonostante l’Europa sia sempre più toccata dai conflitti nel proprio vicinato, la sua capacità di prevenirli e risolverli rimane limitata. Questo dilemma evidenzia come la politica estera e di sicurezza europea debba fare un uso ottimale degli strumenti, dei beni e delle risorse disponibili. La principale struttura Ue dedicata a ciò, l’Approccio integrato ai conflitti e alle crisi, dà molta importanza a settori della politica tradizionalmente esterni, quali la diplomazia, la difesa e la cooperazione allo sviluppo, ma trascura gli strumenti e i settori della politica che vengono intesi principalmente come interni. Concettualmente l’Ue ha riconosciuto come nel suo approccio globale ai conflitti sia necessario usare tutti gli strumenti, ma quando si tratta di passare all’azione le politiche interne rientrano a malapena nell’equazione. Su alcune politiche con evidenti collegamenti interni ed esterni, quali la migrazione, l’energia o il clima, l’Ue è concettualmente più avanti. Nel calcolo degli effetti prodotti dalla politica dell’Unione europea sulla sicurezza all’estero continua però a mancare l’integrazione sistematica dei settori di politica interna.

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