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Burma Before the Elections

Autori:
15/10/2015

Le prossime elezioni in Birmania saranno il banco di prova di quanto sia davvero cambiata la scena politica del paese dopo che i generali, cinque anni fa, hanno avviato il loro incerto programma di liberalizzazione. È probabile che la Lega nazionale per la democrazia, il partito guidato dall’icona democratica Aung San Suu Kyi, ottenga una grande vittoria. Potrebbe però non riuscire ad aggiudicarsi i due terzi dei seggi in Parlamento, necessari per formare un governo. Se non riuscirà ad ottenerli, la colpa sarà però solo sua, dal momento che il partito di Suu Kyi ha rifiutato di coalizzarsi sia con rispettabilissime organizzazioni civiche sia con i partiti etnici, sempre più presenti e ben organizzati. Al tempo stesso il partito sostenuto dai militari, l'Unione per la solidarietà e lo sviluppo, ha condotto una campagna elettorale abile, al limite del rispetto delle leggi elettorali. Sia l'Unione che i partiti etnici potrebbero ottenere risultati migliori del previsto e far perdere alla Lega nazionale – dominata e controllata da Suu Kyi – un’opportunità fondamentale per far progredire la democrazia nel paese.