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Brexit or No Brexit? Political and Institutional Implications of an EU without the UK

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09/03/2016

Il 23 giugno 2016 la Gran Bretagna voterà sul proprio futuro nell’Unione europea. Al momento la Gran Bretagna e l’Ue sono ancora in tempo per influire sull’esito di questo referendum. Gli effetti di una Brexit vanno attentamente valutati e comunicati. Questo saggio analizza le implicazioni di diversi scenari per il futuro europeo della Gran Bretagna, in termini sia istituzionali sia politici. Va sottolineato che la Gran Bretagna sarà propensa a rinunciare, in un modo o nell’altro, alla sua piena adesione, e l’Unione europea dovrà quindi trovare la miglior soluzione di compromesso. In questo contesto, l’autrice discute le implicazioni dell’integrazione differenziata, il ruolo del Regno Unito nell’Ue, le richieste inglesi di rinegoziare l’adesione e i costi da affrontare per trattenere la Gran Bretagna nell’Ue o nel lasciarla uscire. L’autrice raccomanda sia raggiunto un accordo sul compromesso più avanzato raggiungibile nel quadro dei trattati esistente. Una Brexit non può risolvere – e non risolverà – i problemi urgenti dell’integrazione europea.

Documento preparato per “Governing Europe”, un progetto condotto dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) e dal Centro Studi sul Federalismo (CSF) di Torino nell'ambito della partnership strategica con il programma International Affairs della Compagnia di San Paolo. Pubbl. in: Lorenzo Vai, Pier Domenico Tortola, Nicoletta Pirozzi (eds.), Governing Europe. How to Make the EU More Efficient and Democratic, Bruxelles [etc], P.I.E-Peter Lang, 2017, 248 p. (Federalism ; 8), ISBN 978-2-8076-0058-4 (pbk); 978-2-8076-0059-1 (pdf); 978-2-8076-0060-7 (EPUB); DOI: 10.3726/b10699.

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