Print version

Bilancio della difesa italiano: una chiave di lettura

15/04/2019

Il Ministero della Difesa pubblica con cadenza annuale il Documento programmatico pluriennale (Dpp), attraverso il quale si delineano le modalità secondo cui vengono ripartite le risorse nel settore della difesa. Il Dpp fornisce delle indicazioni su un arco di tempo triennale, e ciò rende la sua lettura particolarmente interessante grazie alla possibilità di identificare delle tendenze. In questo contesto, il Dpp 2018-2020 aiuta a comprendere le priorità strategiche dell’Italia per quanto attiene alla difesa, permettendo di valutare anche come siano rispettati gli impegni presi in sede multilaterale. In ambito Nato, il progressivo aumento delle spese per la difesa deciso nel vertice del 2014 in Galles rende opportuno soffermarsi sulle risorse che compongono il bilancio della difesa. In ambito Ue, il corposo coinvolgimento italiano nelle prime due ondate di progetti promossi dalla Cooperazione strutturata permanente (Pesco) induce a una valutazione sulla strategia seguita per lo sviluppo dello strumento militare. È auspicabile una revisione del meccanismo di allocazione delle risorse nelle varie componenti del bilancio della difesa per far sì che le promesse non vengano disattese, per assicurare l’efficacia in termini di capacità militari e per incrementare la competitività dell’industria della difesa italiana.