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Approaches to Regional Stability and the Outlook for NATO

11/07/2019

Negli ultimi anni all’interno e attorno al perimetro d’azione della Nato l’instabilità del quadro di sicurezza internazionale è aumentata e si è estesa in molti modi, che vanno da perduranti conflitti e fallimenti di stati a improvvisi cambi di strategia di specifici paesi. Data la crescente connessione tra le dinamiche locali e internazionali, la dimensione regionale della stabilità è diventata sempre più importante sia per gli esperti che per gli addetti ai lavori. Proprio a livello regionale gli stati possono trovare un terreno comune per promuovere sforzi congiunti verso la stabilizzazione o almeno ridurre il divergere dei progetti nazionali, che a sua volta contribuisce all’instabilità. Guardando all’ampio insieme di sicurezza regionale che comprende Sahel, Nord Africa e Medio Oriente, è evidente come sia sempre più instabile, in quanto rappresenta lo spazio fisico in cui molteplici forme di instabilità si fondono a livello locale, nazionale, regionale e globale. Al fine di comprendere tale rete di instabilità, è necessario guardare a più attori specifici, sia statali che non statali, ad attori locali e internazionali, comprese la Nato e l’Ue, e al loro ruolo in termini di stabilizzazione/destabilizzazione.

Questa pubblicazione è il risultato della sesta conferenza accademica organizzata a Bertinoro (Forlì) il 24-26 ottobre 2018 da NATO Allied Command Transformation (ACT), Università di Bologna e Istituto Affari Internazionali (IAI).

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