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Proiettare stabilità nel vicinato a sud della Nato [1]

Documenti IAI [2]

Proiettare stabilità nel vicinato a sud della Nato

[3]
Autori:
Margherita Bianchi [4]
Guillaume Lasconjarias [5]
Alessandro Marrone [6]
24/07/2017

Dopo la primavera araba il collasso dell’ordine regionale ha trasformato il Mediterraneo in un bacino di permanente instabilità, con esiti negativi per il fragile equilibrio tra sicurezza interna e esterna degli alleati. All’instabilità nel vicinato meridionale dell’Alleanza sono infatti collegate sia la minaccia terroristica sia la crisi dei flussi migratori verso l’Europa. La Nato è già impegnata in diversi modi nel suo vicinato meridionale: si vedano le attività di capacity building con partner quali Giordania o Tunisia, l’operazione Sea Guardian per la sicurezza marittima nel Mediterraneo, lanciata nel novembre 2016, e la recente creazione all’interno dell’Allied Joint Force Command (Jfc) di Napoli di un “hub” per coordinare le attività di intelligence, antiterrorismo e capacity building nel vicinato meridionale. In questo contesto, un passo in avanti consisterebbe nell’impiegare tutte le potenzialità della Nato in quanto alleanza politica e militare al fine di fronteggiare due grandi fattori di instabilità tra loro fortemente connessi: lo scontro tra potenze regionali che, apertamente o meno, ricorrono sempre più alla forza per proteggere i propri interessi ed estendere la propria influenza, e l’assenza in alcuni Paesi di un reale controllo da parte dello Stato, causata da guerre civili e/o dal collasso dello Stato (ad esempio in Siria, Libia e Yemen).

Traduzione in italiano di “Projecting Stability in NATO’s Southern Neighbourhood [7]”, pubblicato dal NATO Defense College nella collana NDC Conference Reports (n. 3/2017, luglio 2017). La pubblicazione nasce dal dibattito che si è svolto durante la conferenza internazionale “La Nato e le crisi a sud dell’Europa: Proiettare stabilità nel vicinato meridionale della NATO”, Roma, 14 marzo 2017.

iai1714.pdf [3]

Dettagli

  • Dati bibliografici

    Roma, IAI, luglio 2017, 20 p.
  • In:
    Documenti IAI [2]
  • Numero

    17|14

Indice

1. La Nato e il suo vicinato meridionale: tra consenso e coerenza
2. Scenari d’instabilità nel Medio Oriente e in Nord Africa
2.1 Il deterioramento della situazione nella regione e il ruolo degli attori principali
2.2 Il fenomeno della radicalizzazione e dei “returnees”
3. Quale ruolo Nato per proiettare stabilità nel vicinato meridionale?
3.1 L’attuale ruolo dell’Alleanza: un insieme di attività diverse e limitate
3.2 Elementi per una riflessione strategica Nato sulla proiezione di stabilità
3.3 Le capacità e gli aspetti industriali dell’azione alleata nella regione
Conclusioni: sfide di lungo termine, questioni aperte
Riferimenti


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Collegamenti
[1] https://www.iai.it/it/pubblicazioni/c04/proiettare-stabilita-nel-vicinato-sud-della-nato [2] https://www.iai.it/it/pubblicazioni/lista/all/documenti-iai [3] https://www.iai.it/sites/default/files/iai1714.pdf [4] https://www.iai.it/it/persone/margherita-bianchi [5] https://www.iai.it/it/persone/guillaume-lasconjarias [6] https://www.iai.it/it/persone/alessandro-marrone [7] https://www.iai.it/it/pubblicazioni/c09/projecting-stability-natos-southern-neighbourhood