Print version

In memoria di David Sassoli

Sapevamo che le sue condizioni di salute erano precarie. Ma la notizia della morte di David Sassoli ci colpisce e ci addolora profondamente. Con la sua scomparsa l’Europa e l’Italia perdono un sincero e convinto europeista, un leader politico che si è impegnato con tutte le sue risorse umane e professionali per far avanzare il progetto di integrazione europea, per far sentire la voce dell’Europa in ogni possibile occasione, e per valorizzare il ruolo del Parlamento europeo. Ma con lui se ne va anche un uomo gentile, disponibile ed inclusivo, una persona che aveva saputo conquistarsi la stima e l’apprezzamento dei suoi colleghi parlamentari, dei rappresentanti delle altre istituzioni dell’Unione europea e dei Governi degli Stati membri.

Avevo conosciuto personalmente David Sassoli a Bruxelles fin da quando era stato eletto per la prima volta al Parlamento Europeo nel 2009. In quegli anni, in cui abbiamo avuto numerose occasioni di incontro e di collaborazione, avevo potuto constatare con quanta passione, curiosità, dedizione ed empatia si era impegnato in questo suo ruolo di parlamentare europeo, un ruolo in fondo del tutto nuovo per lui che veniva dal giornalismo, conquistandosi fin dalle prime settimane del suo mandato la stima e la fiducia dei suoi colleghi parlamentari. Erano qualità che gli hanno poi consentito di arrivare fino al prestigioso incarico di Presidente dell’istituzione che rappresenta, anche simbolicamente, la legittimità democratica dell’Unione europea.

Ed erano qualità che gli hanno permesso di svolgere il suo incarico di Presidente del Parlamento europeo nel modo esemplare che tutti gli hanno riconosciuto, al di là delle appartenenze di partito. In questi due anni e mezzo di Presidenza David Sassoli ha contribuito in maniera determinante a far sentire la voce del Parlamento, in un rapporto di corretta e costruttiva collaborazione con le altre istituzioni, sulle numerose decisioni che l’Unione europea ha dovuto adottare per fronte all’emergenza pandemica, e ha valorizzato il ruolo irrinunciabile del Parlamento nella definizione di meccanismi decisionali dell’Unione europea più attenti alle esigenze di una più articolata partecipazione dei cittadini europei.

Alla moglie e ai figli di David Sassoli vanno le più sentite condoglianze mie personali e di tutti gli amici e colleghi dell’Istituto Affari Internazionali.

Ferdinando Nelli Feroci, Presidente IAI

Roma 11 Gennaio 2022