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La politica estera vista dagli italiani

Le proteste seguite alla morte di George Floyd in centinaia di città e piccoli centri urbani negli Stati Uniti mettono in risalto una serie di linee di faglia che attraversano la società americana. La

Mentre l’Italia si sta faticosamente riprendendo dalla fase più acuta dell’epidemia da Covid-19, il governo si trova ad affrontare una serie di questioni scottanti di politica estera. Non solo quelle, numerose, aperte con Bruxelles, ma anche le tensioni tra Usa e Cina, le crisi nel Mediterraneo, e le emergenze globali, a partire da quella ambientale.

Cosa pensano gli italiani della politica estera del governo Conte II? Ritengono che abbia fatto meglio o peggio del precedente esecutivo, per esempio sulla migrazione e la gestione della crisi libica? Come vedono i rapporti con l’Ue? Accetterebbero aiuti comunitari se sottoposti a condizioni? Quanti voterebbero, in caso di referendum, per un’uscita dall’Unione o dall’eurozona? Temono l’ascesa della Cina? Che giudizio danno dei leader stranieri? Sono per Trump o per Biden? Quanto sono cambiate le percezioni in materia di migrazione e ambiente? E quali sono le opinioni prevalenti negli elettorati dei vari partiti su tutte queste questioni?

L’Istituto Affari Internazionali - nell’ambito della partnership strategica con la Fondazione Compagnia di San Paolo - e il Laboratorio Analisi Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Siena hanno realizzato un’indagine di opinione su un campione rappresentativo della popolazione anagrafica residente in Italia.

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