Print version

L'Italia e il vertice Nato di Varsavia

Editors:
24/06/2016

Il prossimo vertice dei Capi di Stato e di governo Nato che si terrà a Varsavia, l’8-9 luglio, dovrà affrontare un contesto molto delicato per la sicurezza euro-atlantica, caratterizzato da tensioni con la Russia sul “fianco est” ed una crisi migratoria aggravata dal terrorismo internazionale islamico, entrambi alimentati da crisi e conflitti, sul “fianco sud”. Vertici come quello di Varsavia sono molto importanti per la Nato in quanto sanciscono un accordo politico di alto livello tra gli Stati membri, fornendo le linee guida e l’impulso per le attività dell’Alleanza nei due anni successivi. La preparazione del vertice è stata segnata dal dibattito tra gli Stati membri sulle priorità da dare e le azioni da intraprendere rispettivamente sul fianco orientale e meridionale. Gran parte dei Paesi dell’Europa centro-orientale e nordeuropei hanno insistito sulla necessità e rilevanza di difesa e deterrenza a est nei confronti della Russia, mentre Stati affacciati sul Mediterraneo come l’Italia hanno sottolineato l’importanza delle sfide da sud e la necessità di uno sforzo Nato in tal senso. Un compromesso sembra essere stato trovato nelle riunioni preparatorie del vertice su due pilastri di un approccio alleato che si vorrebbe a 360 gradi. Da un lato la Nato deve assicurare deterrenza e difesa da ogni possibile attacco a al tempo stesso riprendere il filo del dialogo con la Russia. Dall’altro, l’Alleanza deve proiettare stabilità nel suo vicinato, in particolare meridionale, soprattutto tramite partenariati con i Paesi della regione. Altri temi relativamente importanti nell’agenda di Varsavia sono la cooperazione con l’Unione Europea ed un maggiore impegno nello spazio cibernetico, riconosciuto come un dominio operativo al pari di quello aereo, terrestre o navale. Restano comunque forti divergenze nelle percezioni della minaccia tra i diversi alleati, e continuerà da parte di ognuno l’impegno per posizionare la Nato maggiormente in linea con i propri interessi di sicurezza. Nella prospettiva italiana, è importante concentrarsi non solo sulla preparazione e svolgimento del vertice di Varsavia, ma anche sul processo che seguirà per attuare le decisioni prese e preparare il prossimo summit: il processo decisionale Nato deve essere seguito in modo sistematico e tempestivo se si vuole influenzarlo davvero in base agli interessi nazionali. A tal fine, tre linee di azione sono particolarmente importanti nella prospettiva italiana: bilanciare l’approccio Nato verso la Russia; concretizzare il ruolo dell’Alleanza nel “fianco sud” e strutturare la cooperazione Nato-Ue; influenzare in modo più strutturale il processo decisionale Nato.

Related content