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La proliferazione delle armi nucleari

01/03/1975

Nel 1974 il problema della proliferazione delle armi nucleari e ritornato prepotentemente alla ribalta. Questo rinnovato – e preoccupato – interesse ha una data di nascita ben precisa: il 18 maggio 1974, quando l'India ha fatto esplodere sottoterra il suo primo ordigno nucleare. Per la prima volta dopo la nascita nel 1968 del Trattato di non proliferazione (Tnp), un governo ha sfidato apertamente la tesi centrale del Trattato stesso: la tesi che qualunque aumento del numero dei paesi dotati di armi nucleari porta necessariamente a un assetto internazionale meno stabile, più precario e pericoloso. È quindi abbastanza naturale che dopo quel giorno, in sede internazionale, si siano diffuse voci – non sempre innocenti e disinteressate – che davano l'impressione dell'inarrestabilità di un processo di diffusione delle armi «atomiche»: Brasile, Israele, Sudafrica, Iran, Pakistan ed Egitto sono stati via via indicati come probabili futuri soci del club «nucleare». Il dibattito si è riaperto anche in Italia (che finora – marzo 1975 – non ha ancora ratificato il Tnp), alimentato anche dalle prese di posizione contrarie alla linea ufficiale del governo di alcuni alti funzionari dell'amministrazione. Il 5 maggio inizia a Ginevra la Conferenza di revisione (o, meglio, di rassegna) del Tnp; in queste circostanze, essa assume un valore notevole, forse cruciale. La partecipazione a pieno titolo dell'Italia a tale conferenza è legata all'avvenuta ratifica del Trattato: sembra comunque auspicabile – anche se è lecito nutrire qualche dubbio basato sull'esperienza – che la linea politica italiana riesca ad essere sufficientemente chiara e definita in senso antiproliferatorio. Questo volume focalizza la propria attenzione sull'Italia: sul contributo italiano alle trattative di Ginevra nella seconda metà degli anni '60, sulle «capacità» nucleari italiane, sugli ondeggiamenti della politica italiana in questo settore. Si è però anche cercato di offrire un quadro abbastanza completo, sia dal punto di vista dei riferimenti internazionali, sia dal punto di vista tecnico. Così, un capitolo descrive in dettaglio l'atteggiamento dei vari paesi rispetto al Tnp. Un altro capitolo affronta il problema fondamentale dei controlli di sicurezza. Infine, in appendice è offerto un esauriente panorama tecnico dei problemi dell'energia e delle esplosioni nucleari.