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La difesa missilistica e l'Italia: vecchie minacce e nuove sfide per la sicurezza nazionale

03/09/2019

In quest’ultimo ventennio la diffusione di tecnologie su larga scala ha favorito la continua proliferazione delle capacità missilistiche. L’ammodernamento dei sistemi di attacco, caratterizzati da sempre maggiore imprevedibilità e disponibilità, ha investito sia attori statali che non, stimolando così il dibattito sulla necessità di dotarsi di adeguate capacità di contrasto. L’aggiornamento dei sistemi difensivi è, quindi, essenziale quanto complesso, specie considerando la rapidità dell’evoluzione tecnologica. In questo contesto la peculiare posizione geografica dell’Italia, facilmente raggiungibile dalle varie sponde del Mediterraneo, la rende un bersaglio alla portata di attori regionali aventi capacità missilistiche. Lo sviluppo di efficienti sistemi di neutralizzazione della minaccia deve però essere concepito in maniera estensiva, abbracciando tutti gli obiettivi potenziali. Garantire la sicurezza dei cittadini sul proprio territorio non è infatti sufficiente dal momento che bisogna disporre di un’adeguata deterrenza anche per assicurare l’incolumità del personale impiegato in operazioni internazionali e delle aree interessate. In questo senso, è necessario fare una serie di valutazioni di carattere strategico, operativo e tattico per definire il futuro della nostra difesa anti-missile di concerto con gli alleati e i partner, evitando costose duplicazioni. Da qui deve partire una ripresa degli investimenti volti ad assicurare un’effettiva capacità nel campo della difesa missilistica.

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