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Il Libano alla prova dei fatti. I nodi delle crisi interne e le sfide della politica estera

04/08/2020

Il Libano è a un passo dal baratro. Da otto mesi in balìa di una complessa crisi che sta minacciano le basi del Paese, i decisori politici non sembrano ancora in grado di prendere misure efficaci per evitare il tracollo. Gli effetti della crisi sono già evidenti. In primo luogo, gli equilibri di potere fondati sulla sua distribuzione interna in base a meccanismi settari non tengono più ed espongono il Paese anche a crescenti interferenze esterne, visto anche il quadro regionale e internazionale altamente instabile. Dal punto di vista economico e finanziario, la crisi ha assunto proporzioni massicce. Nel 2018 i servizi finanziari hanno contribuito all’8,5 percento del Pil e il settore turistico al 3,1 percento. Oggi, le perdite nel settore bancario sono stimate a 83 miliardi di dollari, mentre il settore turistico è in piena crisi anche a causa dell’interruzione dei servizi a inizio 2020 a causa della diffusione della pandemia da Covid-19. Il collasso economico e l’impoverimento generalizzato del Paese stanno mettendo a dura prova uno dei pilastri economici e sociali del Libano, ovvero la sua classe media, storicamente una delle più ricche, intraprendenti e produttive della regione. Un libanese su tre ha perso il posto di lavoro e molti altri potrebbero essere spinti nel settore informale, andando così a ingrossare le fila dei poveri.

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