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Aiuto fra paesi meno sviluppati

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01/10/1971

L'aiuto che i paesi in via di sviluppo si danno reciprocamente è una quota ancor oggi modesta delle somme che a vario titolo fluiscono con il fine di assistere l'altrui crescita economica. Tuttavia questa quota, per quanto modesta, è abbastanza significativa sia da un punto di vista economico che da un punto di vista politico. Da un punto di vista economico, il fatto che alcuni paesi in sviluppo arrivino a divergere delle risorse verso altri paesi in sviluppo, per compiere quelle operazioni che sembrerebbero riservate ai paesi industrializzati, è la testimonianza che una prima ondata di paesi sta emergendo dall'arretratezza economica e comincia a mettere in opera una delle politiche economiche tipiche dei paesi industrializzati: la politica di aiuto. Chi leggerà i contributi compresi in questo libro, che vanno dall'aiuto dell'India ai paesi in sviluppo a quello della Jugoslavia, a quello di Israele e di altri paesi, si renderà immediatamente conto che attraverso l'aiuto tutti questi paesi stanno in realtà affrontando il problema della loro industrializzazione. Da un punto di vista politico, questo particolare angolo visuale, che è l'aiuto, consente di osservare allo stato nascente la nuova fascia di piccole potenze, con problemi di leadership fra i non allineati o con problemi di preminenza regionale oppure con problemi di inserimento nei blocchi. Non è un caso che tra i donatori meno sviluppati si ritrovino proprio quei paesi, come l'India o Israele che hanno ambizioni nucleari. Questa raccolta di scritti sull'aiuto reciproco fra paesi in sviluppo può essere pertanto vista sia come una breve guida informativa a questa forma di aiuto allo sviluppo, sia come un esercizio nello studio delle potenze nascenti.