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in questo numero:
Osservatorio sulla politica estera italiana - n.16

maggio 2021

Video

La Conferenza sul futuro dell'Europa

Ferdinando Nelli Feroci, Presidente IAI e Giampiero Massolo, Presidente ISPI

Il lancio del processo della Conferenza sul Futuro dell’Europa avviene in un momento cruciale per l’Unione Europea alla luce delle molteplici sfide che essa ha dovuto affrontare nell’ultimo decennio. Le prospettive sono ancora incerte e la vera sfida sarà quella di riuscire a coinvolgere opinioni pubbliche diverse e soprattutto distratte. Il successo della Conferenza si misurerà in primis dalla capacità di creare un consenso tra i cittadini europei su quanto l’Unione ha fatto e potrà fare in futuro.

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Articoli

Per un impegno dell’Italia nella Conferenza sul futuro dell’Europa

Nicoletta Pirozzi, IAI

Nonostante le incertezze che accompagnano la Conferenza sul Futuro dell’Europa, ha senso per l’Italia guardare a essa come a un’opportunità e investire capitale politico nella sua realizzazione per tre motivi. Primo, per incanalare le spinte dal basso per il rinnovamento dell’Unione in un processo costruttivo di dialogo. Secondo, per portare avanti alcune proposte di riforma da tempo promosse dall’Italia (condivisione permanente del debito e creazione di una fiscalità europea). Terzo, per cogliere l’opportunità politica e far sì che il nostro Paese si schieri al fianco di Francia, Germania e tutti gli altri Paesi impegnati nella promozione di un’Europa più integrata e democratica.

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Bilancio europeo: un’occasione da non perdere per un salto di qualità

Franco Bruni, ISPI

Una politica di bilancio comune più ambiziosa, più propriamente comunitaria e finalizzata alla produzione di beni pubblici europei può essere uno strumento per rafforzare la fiducia nelle istituzioni europee. In questo senso il Next Generation EU (Ngeu) rappresenta una tappa storica dell’integrazione europea. Al fine di lasciare un segno nell’evoluzione futura del bilancio comune europeo, una caratteristica importante del Ngeu dovrebbe essere quella di essere sostenuto da una strategia che miri a obiettivi concreti, transizione ecologica e digitale in primis.

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Le opportunità per l’azione climatica e i risvolti di politica estera

Giulia Sarno, IAI

La Conferenza sul Futuro dell’Europa ha indicato il cambiamento climatico tra i propri temi principali. L’azione climatica europea e il processo di riforma lanciato dalla Conferenza potranno rafforzarsi a vicenda. Infatti, da un lato, la Conferenza rappresenta un’importante possibilità per identificare nella sostenibilità energetica e ambientale il tratto distintivo dell’Europa del futuro. Dall’altro lato, le politiche per il clima possono supportare il processo di riforma lanciato dalla Conferenza, rappresentando esse in molti casi un esempio virtuoso di partecipazione democratica e di trasparenza e contribuendo all’evoluzione della politica estera dell’Unione.

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Strada in salita per il coordinamento sanitario Ue

Matteo Villa, ISPI

La pandemia da Covid-19 non sembra ancora aver spronato a sufficienza l’Europa verso la creazione di un’Unione Europea della salute, traguardo che appare ancora lontano. Nonostante i vantaggi di un maggiore coordinamento in ambito sanitario sarebbero ingenti e importanti per tutti, a partire dal rafforzamento della solidarietà e della fiducia intra-europee, ciascuno stato membro è geloso del proprio sistema sanitario nazionale e non vuole rischiare che sorveglianza e coordinamento sovra-nazionali vadano a beneficio di altri.

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Infografica

Effetto Covid: cosa pensano i giovani dell'Europa?

Più alti livelli di fiducia da parte dei cittadini nelle istituzioni europee rappresentano una buona base di partenza per il processa della Conferenza sul Futuro dell’Europa. Più del 50 percento (con punte anche dell’80 o del 90 percento) dei giovani nei vari stati membri tra i 15 e i 24 anni, ai quali la Conferenza si rivolge in maniera particolare, considerano l’appartenenza del proprio Paese all’Ue un fatto positivo. L’Italia rappresenta una delle poche eccezioni di questo trend, segno di una distanza da colmare che è stata resa ancora più marcata dall’impatto della pandemia.

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