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IAINEWS

in questo numero:
Osservatorio sulla politica estera italiana - n.1

ottobre 2018

Nuovo Osservatorio IAI-ISPI sulla Politica Estera Italiana

Nathalie Tocci, Direttore IAI e Paolo Magri, Direttore e Vice Presidente esecutivo ISPI

Perché la politica internazionale ci riguarda da vicino? Quali sono i principali dossier di politica estera con cui l’Italia deve oggi confrontarsi? E cosa possono fare i think tank per rendere l’attualità internazionale più vicina ai cittadini, supportando al contempo le istituzioni e imprese del nostro Paese nella definizione di priorità e sfide in un mondo che cambia velocemente? Per rispondere a queste e altre domande, ISPI e IAI lanciano oggi l’Osservatorio sulla politica estera italiana, un’iniziativa congiunta per approfondire, comprendere e confrontarsi apertamente sull’attualità internazionale e sul ruolo dell’Italia nel mondo.

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DEF: sfida a mercati e Europa

Ferdinando Nelli Feroci, IAI
Franco Bruni, ISPI

«Se le prospettive di completamento dell’unione bancaria e della “governance” dell’Euro erano già molto modeste, ora che l'Italia, una delle maggiori economie dell’Eurozona, pare sfidare apertamente regole e istituzioni comuni, temiamo che verrà meno quel minimo di fiducia reciproca che costituisce la condizione irrinunciabile per realizzare quelle riforme»


L'Italia e la crisi libica

Arturo Varvelli, ISPI

«A dominare il quadro libico restano le appartenenze sub-nazionali che impediscono la ricostruzione di una legittimità e di un senso di identità estesi su tutto il territorio nazionale. In queste condizioni sembra assai improbabile che la data delle elezioni (10 dicembre) fissata al vertice di Parigi nel maggio 2018 possa essere rispettata»


Italia-Russia, storia a tutto gas

Nicolò Sartori, IAI

«Oltre alla consolidata valutazione della Russia come partner energetico e interlocutore chiave per la stabilità dell’Europa e del vicinato, in alcune forze di governo sta emergendo una maggiore prossimità, ideale se non pratica, alle posizioni russe, che rischia di creare la percezione di un paese non completamente allineato tra i partner euro-atlantici dell’Italia»


Missioni italiane nel 2018

Infografica

Pur rimanendo ai margini del dibattito pubblico sul Documento di economia e finanza, gli investimenti nella difesa e rifinanziamento delle missioni militari italiane all’estero sono due dei dossier oggi aperti sul tavolo del governo. Secondo le stime 2018 sulla spesa per la difesa, in termini assoluti l’Italia si attesta agli ultimi posti tra i partner europei. Incerto rimane anche il futuro del nostro impegno nelle missioni internazionali in cui l’Italia è coinvolta, perché la copertura finanziaria è scaduta il 30 settembre.

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Politica di difesa: ecco cosa cambia

Alessandro Marrone, IAI

«La visione del ministro della Difesa Trenta combina elementi di cambiamento, quanto ad importanza e portata di sistemi a 'duplice uso' e resilienza per la sicurezza collettiva, con altri elementi di continuità in particolare rispetto alla posizione italiana nella Nato e nell’Ue. Un approccio che vedrà un primo fondamentale test nel bilancio destinato dal governo alla difesa, su cui si allunga l’ombra di forti tagli»


Italia e migrazioni: alla ricerca di un equilibrio

Matteo Villa, ISPI

«Considerati i trend demografici e socioeconomici del continente africano, bisogna avere ben presente che nel medio-lungo periodo le pressioni migratorie dall’Africa resteranno elevate. Per questo Italia, Spagna e Grecia (ma anche Malta e Cipro), a causa della loro posizione geografica sono strutturalmente lontane da Visegrád e dai paesi del Nord Europa»



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